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GELA
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scontro nella statuaria fìttile, ma parecchi in quella cavo l'interno; alt. mm, 255. Lavoro più corretto del
marmorea. precedente, e come quello spettante al sec. VI, e
Altro bellissimo torsetto analogo al precedente, senza riscontri nella coroplastica.
ma più piccolo ed anatomicamente diverso (tav. LII); È alle statue dell'Acropoli e di Delos che noi
la foggia del costume è la medesima, ma qui l'himation dobbiamo ricorrere per trovare lo stesso schema pia-
Fio. 516.
a tracolla lascia scoperto il seno d., scendo sullo sto-
maco partito a coda di rondine, mentre il chitone sot-
tostante è raccolto dalla sin. chiusa in un partito che
corre ammassato lungo la gamba; sulla spalla sin.
un lembo del mantello forma delle eleganti pieghe
cadenti, fermate alla spalla da un bottone globare;
il dorso è liscio, la chioma a spatola. Peculiare l'ana-
tomia della figura dai fianchi strotti, in contrasto colle
coscie esagerate; invece dopresso il ventre e quasi
non indicato; l'avambraccio d. steso orizzontale colla
offèrta era di riporto. Creta rossa granulosa con finis-
sima pellicola rosea, sollevata e sparita in molte parti;
stico, la stessa moda del chitone ionico portato all'io-
nica, cioè raccolto nella sin. e superiormente coperto
dall'himation a margini ondulati. Si osservino in par-
ticolare le statue Acropoli nn. 6S0 e 598 (Lechat,
Mascè de l'Acropole, fìgg- 26 e 34) e le deliache
(Homolle, De Dianae simul. deliacis, tavv. VII-1X).
Ma nessuna di esse, nè altre, presenta la struttura
anatomica della seconda gelese, dai fianchi angusti,
sotto i quali fanno esagerato risalto le coscie eccessi-
vamente carnose; è lo stosso contrasto anatomico del-
l'arcaismo, che vieppiù accentuato si riscontra in molte
statue nude ma di tipo efebico od apollineo.
GELA
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scontro nella statuaria fìttile, ma parecchi in quella cavo l'interno; alt. mm, 255. Lavoro più corretto del
marmorea. precedente, e come quello spettante al sec. VI, e
Altro bellissimo torsetto analogo al precedente, senza riscontri nella coroplastica.
ma più piccolo ed anatomicamente diverso (tav. LII); È alle statue dell'Acropoli e di Delos che noi
la foggia del costume è la medesima, ma qui l'himation dobbiamo ricorrere per trovare lo stesso schema pia-
Fio. 516.
a tracolla lascia scoperto il seno d., scendo sullo sto-
maco partito a coda di rondine, mentre il chitone sot-
tostante è raccolto dalla sin. chiusa in un partito che
corre ammassato lungo la gamba; sulla spalla sin.
un lembo del mantello forma delle eleganti pieghe
cadenti, fermate alla spalla da un bottone globare;
il dorso è liscio, la chioma a spatola. Peculiare l'ana-
tomia della figura dai fianchi strotti, in contrasto colle
coscie esagerate; invece dopresso il ventre e quasi
non indicato; l'avambraccio d. steso orizzontale colla
offèrta era di riporto. Creta rossa granulosa con finis-
sima pellicola rosea, sollevata e sparita in molte parti;
stico, la stessa moda del chitone ionico portato all'io-
nica, cioè raccolto nella sin. e superiormente coperto
dall'himation a margini ondulati. Si osservino in par-
ticolare le statue Acropoli nn. 6S0 e 598 (Lechat,
Mascè de l'Acropole, fìgg- 26 e 34) e le deliache
(Homolle, De Dianae simul. deliacis, tavv. VII-1X).
Ma nessuna di esse, nè altre, presenta la struttura
anatomica della seconda gelese, dai fianchi angusti,
sotto i quali fanno esagerato risalto le coscie eccessi-
vamente carnose; è lo stosso contrasto anatomico del-
l'arcaismo, che vieppiù accentuato si riscontra in molte
statue nude ma di tipo efebico od apollineo.