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Taramelli, Antonio; Nissardi, Filippo: L' altipiano della Giara di Gesturi in Sardegna: ed i suoi monumenti preistorici
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L'ALTIPIANO DELLA GIARA DI GESTURI IN SARDEGNA
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sommità di un contrafforte semicircolare, disposto in-
nanzi alla fronte del cono, diviso in due parti, cortiletti
o cellette laterali, per mezzo di un muro radiale che
conduce verso la porta del nuraghe, non però in di-
rittura di essa, ma contro al fianco, in modo che l'in-
terno. La porta, alta m. 1,60, restringentesi verso
l'alto, ha l'architrave che misura m. 1,80 di lun-
ghezza, sopra il quale è un largo spiraglio che dà
al corridoio d'ingresso della camera interna. Nel cor-
ridoio la nicchia di guardia, contrariamente all'uso
Fio. 4. — Il Nuraghe su Corrazzu, visto da nord.
grosso è solo permesso per la stretta sporgenza del ha-
samento; artificio questo atto a rendere più difficile
l'accedere al nuraghe e che poteva essere accompa-
gnato da qualche semplicissimo sotterfugio, allo scopo
di far cadere l'ignaro assalitore nel vano in faccia
alla porta ed arrestarne così l'impeto. Il contrafforte
frontale appare aggiunto al cono del nuraghe qualche
tempo dopo che questo già esisteva, ma la tecnica
della struttura è quella del cono centrale ; in origine
l'accesso alla porta era impedito dalla notevole altezza
della soglia sul piano circostante, di circa m. 1,50, e da
una chiusura mobile, di cui si osservano ancora le due
incassature per la sbarra che la tratteneva dall' in-
più frequente, è al lato destro di chi entra, mentre
in faccia, sul lato opposto, è la scala o rampa di ac-
cesso al piano superiore, praticata nello spessore del
muro del nuraghe, che misura m. 3,80. Da questa
rampa danno all'esterno due ampie feritoie, ad una
delle quali, che batte proprio al filo esterno del con-
trafforte frontale, è impossibile negare un carattere ed
un'efficacia difensiva (') .La cella, di 5 m. di diametro
(') Anche in uno scavo del nuraghe Palmavera, eseguito
recentemente, nella primavera del 1907, si potè constatare una
feritoia aperta nel muro di una torricella, la quale veniva a
colpire sul destro fianco colui che si accingeva ad entrare nella
porta principale del complesso recinto di quel nuraghe. Fatto
consimile si osserva nel nuraghe Losa, di Abhasanta.
L'ALTIPIANO DELLA GIARA DI GESTURI IN SARDEGNA
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sommità di un contrafforte semicircolare, disposto in-
nanzi alla fronte del cono, diviso in due parti, cortiletti
o cellette laterali, per mezzo di un muro radiale che
conduce verso la porta del nuraghe, non però in di-
rittura di essa, ma contro al fianco, in modo che l'in-
terno. La porta, alta m. 1,60, restringentesi verso
l'alto, ha l'architrave che misura m. 1,80 di lun-
ghezza, sopra il quale è un largo spiraglio che dà
al corridoio d'ingresso della camera interna. Nel cor-
ridoio la nicchia di guardia, contrariamente all'uso
Fio. 4. — Il Nuraghe su Corrazzu, visto da nord.
grosso è solo permesso per la stretta sporgenza del ha-
samento; artificio questo atto a rendere più difficile
l'accedere al nuraghe e che poteva essere accompa-
gnato da qualche semplicissimo sotterfugio, allo scopo
di far cadere l'ignaro assalitore nel vano in faccia
alla porta ed arrestarne così l'impeto. Il contrafforte
frontale appare aggiunto al cono del nuraghe qualche
tempo dopo che questo già esisteva, ma la tecnica
della struttura è quella del cono centrale ; in origine
l'accesso alla porta era impedito dalla notevole altezza
della soglia sul piano circostante, di circa m. 1,50, e da
una chiusura mobile, di cui si osservano ancora le due
incassature per la sbarra che la tratteneva dall' in-
più frequente, è al lato destro di chi entra, mentre
in faccia, sul lato opposto, è la scala o rampa di ac-
cesso al piano superiore, praticata nello spessore del
muro del nuraghe, che misura m. 3,80. Da questa
rampa danno all'esterno due ampie feritoie, ad una
delle quali, che batte proprio al filo esterno del con-
trafforte frontale, è impossibile negare un carattere ed
un'efficacia difensiva (') .La cella, di 5 m. di diametro
(') Anche in uno scavo del nuraghe Palmavera, eseguito
recentemente, nella primavera del 1907, si potè constatare una
feritoia aperta nel muro di una torricella, la quale veniva a
colpire sul destro fianco colui che si accingeva ad entrare nella
porta principale del complesso recinto di quel nuraghe. Fatto
consimile si osserva nel nuraghe Losa, di Abhasanta.