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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 18.1907

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Taramelli, Antonio; Nissardi, Filippo: L' altipiano della Giara di Gesturi in Sardegna: ed i suoi monumenti preistorici
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https://doi.org/10.11588/diglit.9136#0039

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ED I SUOI MONUMENTI PREISTORICI

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Questa bella e poderosa costruzione, che ha tutta
la grandiosità propria dei migliori monumenti nura-
gici, specialmente veduta dalla fronte a sud, col suo
contrafforte di massi di oltre un metro di lunghezza,
dovette essere frugata sino da epoca romana, come si
vede dalla ceramica ivi abbondante, raccolta insieme
ai resti di ceramica nuragica, sia grossolana che molto
fina, ed a numerosi avanzi di ossidiana lavorata.

Data la forte postura e la sua costruzione, questo
nuraghe si presentava come un formidabile ostacolo

ed appartenenti certamente ad un altro distretto, aveva
modo di sorvegliare il passaggio ed inviare un segnale
ai nuraghi di Gesturi e più in là al Bruneu e' Madili,
eminente sull'altipiano.

Se il N. Tana era a guardia da questa parte, non
mancava una vedetta sulla opposta sponda del Rio
Mannu, a prevenire minaccie da parte di una popola-
zione della quale abbiamo veduto l'accurato sistema
difensivo del territorio, e che doveva perciò presen-
tarsi come un vicino molto irrequieto e temibile. Dal

Fig. 23. — Schizzo di pianta della regione Bau Romana, presso il Eio Mannu, Gesturi.

a chi venisse dal lato di Barumini, o varcato il Rio
Mannu, si avanzasse lungo il r. Pazzolla, mirando alla
conca dove oggi è Gesturi e di là all'altipiano. Alla
sinistra sponda del Pazzolla poi, nella regione colli-
nosa tra questo rio ed il rio Padenti, presso al punto
di confluenza di quest'ultimo nel Rio Manno, su un
colle dalle pareti assai ripide, sta il N. Tana ; ridotto
ad un cumulo di rovine ; si potè solo rilevarne il dia-
metro di 8 metri e qualche parte della muratura
esterna, a squadroni calcari sbozzati e ben connessi ; in
vicinanza si raccolsero i soliti residui di ceramica e
rifiuti di ossidiana. Interessa sovra tutto di osservare
come dall'elevata posizione di questo nuraghe si do-
mina non solo il valico del Rio Mannu e del Padenti,
ma avendo innanzi a sè tutta una serie di nuraghi
allineati su colli all'opposta sponda del Rio Mannu

Monumenti Antichi — Vol. XVIII.

nostro schizzo, (fig. 23) si vede come al guado detto
Bau Romana, dove la valle del Rio Mannu, per gran
parte del suo percorso profonda ed incassata, offre un
passaggio agevole all'altra sponda, verso Gergei, ivi si
presenta a pochi metri dal fiume, su un breve rialzo
isolato, un piccolo nuraghe di 7 metri di diametro,
con attorno un contrafforte che serviva a trattenere il
terreno molto franoso ed erodibile. Questo nuraghe, di
cui assai poco rimane e che tuttavia ci dette i soliti
avanzi di stoviglie e di ossidiana, guarda non solo il
fiume, ma varie strade che si addentrano fra i colli,
elevantisi a sinistra del fiume, sull'alto dei quali stanno
varii nuraghi; cosicché, considerando che lungo il fiume,
allo sbocco di ogni vallone nel Rio Mannu, vi ha al guado
un nuraghe di vedetta, vediamo anche come tutte le
strade che dai guadi si addentrano verso le contrade

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