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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 18.1907

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Taramelli, Antonio; Nissardi, Filippo: L' altipiano della Giara di Gesturi in Sardegna: ed i suoi monumenti preistorici
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https://doi.org/10.11588/diglit.9136#0061

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109

ED I SOOI MONUMENTI PREISTORICI

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sporgimento dei corsi ('). Sono questi edifici il N.
Corrazzu, con quello fronteggiante alla vetta del M.
S. Anl.ine (vedi la carta a tavola I), il Giuerri ed
il recinto Corona e' Crobu, presso Nureci, nel versante
settentrionale; il Santu Lussurgiu, sotto la punta occi-
dentale ; il Perdesti ed il Buccascala ed il Nuridda,
nel versante Sud, il Bruncti e' Madidi e di nuovo il
N. Corrami, per la fronte orientale. Dal Corraszu e
dal S. Alitine si dominava non solo la vallata del
Rio Piumini, sino al solco di Nurallao ed i vari val-
loni scendenti verso ovest dal Sarcidano, ma per mezzo
di nuraghi situati sul Pranu de is Cinixius si vigi-
lava il solco di Nurallao ed il guado del rio Mannu, in
prossimità al pianoro d'Isili, mentre col recinto di Co-
rona e Crobu e coi due elevati nuraghi del Monte
Giuerri, abbiamo veduto sorvegliato il solco del rio
Pardu e la via dal Nord, dal territorio di Laconi, come
anche la linea del rio Imbessa. Il Santu Lussurgiu
sorvegliava sulla parte Nord del confine occidentale,
sul solco formato dal Rio Cungiau, ed al rio di Isca,
o di Zeppara.

Il N. Perdosu, col Buccascala ed il Nuridda sono
a guardia dei due solchi di Bau Molina, presso Sini
e di Bau Codina, di Setzu, mentre dal Prunai e' Ma-

(') Questi nuraghi però sono già ad un punto elevato della
evoluzione del tipo; forse il primo gradino è presentato dai
nuraghi del litorale marittimo, posti allo shocco di vallate adden-
tratisi dalle rade verso l'interno, come me ne dette esempio
la pianura sulcitana, allo shocco del Rio Palmas, la quale pre-
senta almeno tre allineamenti di nuraghi; quelli disposti a poca
distanza del mare, come il N. Guardia Nuragoga, in terri-
torio di Villarios Masainas, quelli di Cortiois, di Su Cunventu,
di Nuraghe Gandu, in comune di Palmas Suergiu, sono rozzi,
costrutti di grossi blocchi rudi, composti di una sola cella, già
grande ed alta e munita di porta d'accesso, ma generalmente
senza traccie di scale d'accesso al piano superiore.

Ma una classificazione tipologica non è ancora oggi, nè
lo sarà forse troppo presto, agevole a stabilirsi; sia perchè un
fattore importante e determinante, è, come vedemmo, il mate-
riale impiegato, e sia ancora perchè anche i nuraghi littoranei
ricevettero, nel corso del tempo, ampliamenti di contrafforti e
di recinti che ne resero più complessa la struttura e ne affor-
zarono la resistenza ; cosi ho notato per il nuraghe Mortoriu, sulla
sponda del Golfo di Cagliari, presso Quartu S. Elena, e per il nu-
raghe Palmavera, tra il Golfo di Alghero e porto Conte, presso Al-
ghero, nei quali la torre principale venne rinforzata, in un periodo
meno antico, con un recinto munito di torri sporgenti. Tutto
però porterebbe a credere che le fasi prime della evoluzione
del tipo nuragico siano avvenute prima dei più antichi nuraghi
a noi pervenuti e la identità fondamentale di tutti i numerosi
edifici di tutta quanta l'isola, fa credere che siano essi svolti
da un tipo di capanna rotonda che é ancora oggi vivente nel-
l'isola di Sardegna.

dìli era dominata tutta la pianeggiante regione di
Tuili e Barumini e per mezzo del N. Pranu Aras,
presso le bassure percorse dal rio Acqua Sassa e Lin-
narbu e di Pauli Arruis, era vigilata quella via lungo
il Rio Mannu, proveniente dalla Marmilla e dal Cam-
pidano, fu sbarrata in età medievale che anche dal
Castello di Las Plassas. Questo stesso Bruncu e' Ma-
dili, che dall'angolo sud-est dell'altipiano ha una ve-
duta estesissima, sino alla collina dell'acropoli Caglia-
ritana, sorveglia tutti i punti importanti del solco del
Rio Manno ; e cioè col N. Addeu vigila lo sbocco del
Rio Pazzolla ; col N. Tana e col Bingia e' Crobus la
confluenza del Rio Padenti e del rio Calori ed inoltre,
per mezzo del N. Casa Pisci, sul Pranu is Cinixius,
situato in vista del N. Bingia c Crobus, guarda il
tratto del Rio Manno, dalla confluenza di Rio Calori
sino alla Conca d'Isili. Per tal modo gli abitanti di
questa regione Sud-ovest della Giara, a mezzo di questa
linea di costruzioni nuragiche, erano immediatamente
informati di una mossa nemica che minacciasse dalla
grande vallata del Rio Mannu e dall'altipiano del Sar-
cidano; come per l'altra linea, che dai nuraghi del
Pranu is Cinixius al Santu Millanti traeva sino al
Corrazzu erano messi sull'avviso quelli delle pendici
Nord-est dell'altipiano e di tutta la regione che forma
oggi i territori di Nuragus e di gran parte di quello
di Gesturi.

Come puossi negare a questa rete di costruzioni
nuragiche, tutte disposte in luogo tanto opportuno e
collegate fra di loro in una connessione così stretta
che permetteva di possedere con sicurezza tutto il
vasto territorio, come negare, dico, la qualità di dimore
per i viventi e non di deposito funerario ? Perchè tale
preoccupazione di dominio e di sorveglianza, così
evidente nella regione della Giara, e così bene sod-
disfatta, sia nelle linee generali che nel minuto fra-
zionamento del territorio, avrebbe dominato la costru-
zione delle molte diecine di nuraghi esaminati, se l'u-
nico scopo fosse stato quello di accogliere i morti? (').

All'argomento importante della posizione dei nu-
raghi si aggiunge anche quest'altro, pure notevolis-
simo, che quasi tutti questi monumenti della Giara
si trovano a poca distanza dai corsi d'acqua, moltissimi
sono vicini alle fonti d'acqua migliori della regione,

(') Questa opinione è quella, a un dipresso, alla quale
 
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