NUOVI STIMI E SCOPERTE IN GORTYNA
PARTE PRIMA.
MONUMENTI.
Prefazione.
Quando nella primavera dell'anno 1899 la Mis-
sione Archeologica Italiana riprese, con maggior lena
e con programma più ampio che nel passato, la sua
azione nell'isola di Creta, parve cosa opportuna e ra-
gionevole che i lavori di scavo s'iniziassero in Gor-
tyna, cioè in quel luogo stesso dove le prime fatiche
erano state compensate da un successo fortunato. Ivi
infatti negli anni 1884-87 per opera del prof. P.Halbherr
erasi rinvenuta quella Grande Iscrizione, ormai celebre,
che è finora il brano più lungo e più antico di un
codice di leggi greche, ed ivi stesso erano ritornati
alla luce gli avanzi di un santuario insigne ed anti-
chissimo, il tempio di Apollo Pythios. Veramente
quelle scoperte, insieme con quella delle cose dell'Antro
Ideo e con altre minori, formarono, come a dire, un
proemio assai bello ed augurale alla nuova intrapresa
che fu fino ad oggi accompagnata da una serie con-
tinua di altre e assai rilevanti scoperte, in gran parte
già note al pubblico.
Pertanto, compiuto dapprima un viaggio di esplo-
razione nella parte occidentale dell' isola di cui già
trattammo in uno dei volumi di questa Accademia ('),
(') Savignoni e De Sanctis, Esplorazione Archeologica
delle provincie occidentali di Greta, in Monumenti antichi,
voi. XI, p. 285 segg.
si pose mano agli scavi di Gortyna, e precisamente
in tre siti che ci erano designati come degni d'in-
dagine e di studio non solo dai ritrovamenti ivi av-
venuti già prima, ma soprattutto dal fatto che la loro
esplorazione era rimasta per varie ragioni incompiuta ;
sicché la ripresa di quella sembrava per noi doverosa,
qualunque ne avesse ad essere la riuscita. I siti scelti
per lo scavo furono: il lato settentrionale dell'Agora
dove appunto fu trovata la Grande Iscrizione, e dove
erano stati segnalati i resti di un teatro rifatto nel-
l'età romana con pietre di edificii più antichi; il pe-
ribolo del ricordato tempio di Apollo Pythios ; infine
un campo non lontano da questo e denominato il M a-
vrópapa dove nel 1894 erano stati veduti e in parte
esplorati i resti di un'antica Chiesa Cristiana, costrutta
quasi intieramente con materiale più antico.
La esposizione particolareggiata di questi scavi,
di cui fu stampato intanto un cenno sommario ('), è
stata ritardata principalmente dalla necessità di ce-
dere, com'era giusto, la precedenza allo studio ed alla
illustrazione di scoperte, fatte bensì dopo, ma assai più
importanti, la cui fama acuiva l'impazienza degli stu-
diosi ; intendo dire dei due grandi palazzi e delle tombe
(') P. Halbherr, Lavori eseguiti in Creta dalla Missione
arch. it., in Rend. Acc. d. Lincei, voi. Vili (1899), p. 531 segg.,
e voi. X (1901) p. 291 segg. Anche un mio riassunto negli
Atti del Congresso internazionale di scienze storiche in Roma,
voi. V, p. 611 segg.
PARTE PRIMA.
MONUMENTI.
Prefazione.
Quando nella primavera dell'anno 1899 la Mis-
sione Archeologica Italiana riprese, con maggior lena
e con programma più ampio che nel passato, la sua
azione nell'isola di Creta, parve cosa opportuna e ra-
gionevole che i lavori di scavo s'iniziassero in Gor-
tyna, cioè in quel luogo stesso dove le prime fatiche
erano state compensate da un successo fortunato. Ivi
infatti negli anni 1884-87 per opera del prof. P.Halbherr
erasi rinvenuta quella Grande Iscrizione, ormai celebre,
che è finora il brano più lungo e più antico di un
codice di leggi greche, ed ivi stesso erano ritornati
alla luce gli avanzi di un santuario insigne ed anti-
chissimo, il tempio di Apollo Pythios. Veramente
quelle scoperte, insieme con quella delle cose dell'Antro
Ideo e con altre minori, formarono, come a dire, un
proemio assai bello ed augurale alla nuova intrapresa
che fu fino ad oggi accompagnata da una serie con-
tinua di altre e assai rilevanti scoperte, in gran parte
già note al pubblico.
Pertanto, compiuto dapprima un viaggio di esplo-
razione nella parte occidentale dell' isola di cui già
trattammo in uno dei volumi di questa Accademia ('),
(') Savignoni e De Sanctis, Esplorazione Archeologica
delle provincie occidentali di Greta, in Monumenti antichi,
voi. XI, p. 285 segg.
si pose mano agli scavi di Gortyna, e precisamente
in tre siti che ci erano designati come degni d'in-
dagine e di studio non solo dai ritrovamenti ivi av-
venuti già prima, ma soprattutto dal fatto che la loro
esplorazione era rimasta per varie ragioni incompiuta ;
sicché la ripresa di quella sembrava per noi doverosa,
qualunque ne avesse ad essere la riuscita. I siti scelti
per lo scavo furono: il lato settentrionale dell'Agora
dove appunto fu trovata la Grande Iscrizione, e dove
erano stati segnalati i resti di un teatro rifatto nel-
l'età romana con pietre di edificii più antichi; il pe-
ribolo del ricordato tempio di Apollo Pythios ; infine
un campo non lontano da questo e denominato il M a-
vrópapa dove nel 1894 erano stati veduti e in parte
esplorati i resti di un'antica Chiesa Cristiana, costrutta
quasi intieramente con materiale più antico.
La esposizione particolareggiata di questi scavi,
di cui fu stampato intanto un cenno sommario ('), è
stata ritardata principalmente dalla necessità di ce-
dere, com'era giusto, la precedenza allo studio ed alla
illustrazione di scoperte, fatte bensì dopo, ma assai più
importanti, la cui fama acuiva l'impazienza degli stu-
diosi ; intendo dire dei due grandi palazzi e delle tombe
(') P. Halbherr, Lavori eseguiti in Creta dalla Missione
arch. it., in Rend. Acc. d. Lincei, voi. Vili (1899), p. 531 segg.,
e voi. X (1901) p. 291 segg. Anche un mio riassunto negli
Atti del Congresso internazionale di scienze storiche in Roma,
voi. V, p. 611 segg.