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Savignoni, Luigi; De Sanctis, Gaetano; Paribeni, Roberto: Nuovi studii e scoperte in Gortyna
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9136#0105
183 NUOVI STUDII E $
Sembra a me tuttavia che l'importanza di quel mo-
numento sia oggidì cresciuta ancor più, non tanto per
le scoperte nuove che ultimamente si sono fatte me-
diante nuovi scavi nel recinto del tempio medesimo,
quanto per la nuova luce che la sua architettura non
iRTE IN GORTYNA jg^
guata di quel celebre santuario ; il quale alla sua volta
ne conseguirà probabilmente maggiore considerazione
e un posto più cospicuo nella storia dell'architettura
antica (').
Il tempio si rinvenne molto rovinato e manchevole-
Fig. 2. — Veduta generale del Pythion da nord-est.
comune dà e riceve a vicenda, se si confronti con quella
di altri edifìcii scoperti in questi ultimi anni sì da noi
che da altri in altre parti di Creta.
Laonde nel rendere conto in questo luogo del-
l'esito dei nuovi scavi, eseguiti nel detto santuario
nell'anno 1899, mi è sembrato di far cosa opportuna e
non inutile, se riprendo in parte lo studio della sua co-
struzione e tento di completarlo, oltre che con la pub-
blicazione di un nuovo materiale grafico, anche con
qualche osservazione atta a chiarirne certi particolari,
ora non più inesplicabili come venti anni fa. Ne verrà,
io credo, una cognizione meno imperfetta e più ade-
tuttavia con l'esame delle sue rovine e più ancora per
la relazione dello scavo diligentissimo divulgata dallo
Halbherr, noi possiamo non solo riconoscerne la pianta
e ricostruirne l'alzato quasi per intero, ma discernere
altresì le varie trasformazioni da esso subite nel corso
dei secoli e rintracciare quindi la sua forma origi-
naria (2). Da quella relazione assai particolareggiata
(') Io lo trovo finora ricordato con poche parole solamente
da Perrot-Chipiez, Ilistoire de l'Art, VII, p. 601 seg., da L. v.
Sybel, Weltgeschichte der Kunsf, pp. 112 e 358 e da Springer-
Michaelis, Ilandhuch der Kunstgeschichte*, p. 120. Nessun
accenno in Durm, Baukunst der Griechen".
(*) Nei bassi tempi, sembra nell'età bizantina, il tempio
Sembra a me tuttavia che l'importanza di quel mo-
numento sia oggidì cresciuta ancor più, non tanto per
le scoperte nuove che ultimamente si sono fatte me-
diante nuovi scavi nel recinto del tempio medesimo,
quanto per la nuova luce che la sua architettura non
iRTE IN GORTYNA jg^
guata di quel celebre santuario ; il quale alla sua volta
ne conseguirà probabilmente maggiore considerazione
e un posto più cospicuo nella storia dell'architettura
antica (').
Il tempio si rinvenne molto rovinato e manchevole-
Fig. 2. — Veduta generale del Pythion da nord-est.
comune dà e riceve a vicenda, se si confronti con quella
di altri edifìcii scoperti in questi ultimi anni sì da noi
che da altri in altre parti di Creta.
Laonde nel rendere conto in questo luogo del-
l'esito dei nuovi scavi, eseguiti nel detto santuario
nell'anno 1899, mi è sembrato di far cosa opportuna e
non inutile, se riprendo in parte lo studio della sua co-
struzione e tento di completarlo, oltre che con la pub-
blicazione di un nuovo materiale grafico, anche con
qualche osservazione atta a chiarirne certi particolari,
ora non più inesplicabili come venti anni fa. Ne verrà,
io credo, una cognizione meno imperfetta e più ade-
tuttavia con l'esame delle sue rovine e più ancora per
la relazione dello scavo diligentissimo divulgata dallo
Halbherr, noi possiamo non solo riconoscerne la pianta
e ricostruirne l'alzato quasi per intero, ma discernere
altresì le varie trasformazioni da esso subite nel corso
dei secoli e rintracciare quindi la sua forma origi-
naria (2). Da quella relazione assai particolareggiata
(') Io lo trovo finora ricordato con poche parole solamente
da Perrot-Chipiez, Ilistoire de l'Art, VII, p. 601 seg., da L. v.
Sybel, Weltgeschichte der Kunsf, pp. 112 e 358 e da Springer-
Michaelis, Ilandhuch der Kunstgeschichte*, p. 120. Nessun
accenno in Durm, Baukunst der Griechen".
(*) Nei bassi tempi, sembra nell'età bizantina, il tempio