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347 nuovi stddii e i

va letto o corretto nella epigrafe edita dallo Halbherr,
Mus. II. Ili, 690. Perchè i buoni pastori di quei monti
pregassero i Cureti per i loro armenti è spiegato da
Diodoro, V, 65, 2: rag re yàg noi/.irag imv nqofià-
tcov xovxovg (rovg Kovqìjxuc) ccOqoìdai nQwrovg xal
z« yévr^ twv ìxXXmv fiotìxrjfiaTcov £^ì]f.i£QÙ)Gai xtX. —
KaQTcdnoóa vale animali di unghia grossa; la parola
è adoperata nella grande iscrizione col. IV, 36 e nella
iscrizione del muro settentrionale col. I, 13; 17, come

urte in gortyna 348

in Pindaro, 01. XIII, 81 per denotare i buoi. Usato
dal bifolco Erteo il vocabolo può essere l'ingenua affet-
tazione di un contadino che vuol dare solennità alla
sua offerta, ma può anch'essere un genuino residuo
d'arcaismo. Lo stesso dicasi dell'uso della preposizione
tiqó che sembra indicare non la pura e semplice pro-
tezione, ma lo stare innanzi proteggendo.

Gaetano De Sanctis.
 
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