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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 18.1907

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Paribeni, Roberto: Ricerche nel luogo dell'antica Adulis: (colonia Eritrea)
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https://doi.org/10.11588/diglit.9136#0255

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RICERCHE

NEL LUOGO DELL'ANTICA ADULIS

(COLONIA ERITREA)

Mezz'ora a N dell'odierno villaggio di Zula
(long. 39°40' E Greenw., lai 15° 17' N) si estende un
ampio campo di rovine cui gli indigeni danno il nome
di Azuli. L'identificazione di quel luogo con l'antica
città di Adulis era già stata proposta da molti viag-
giatori (') e la verisirniglianza di quell'ipotesi la
lascia facilmente e generalmente ammettere.

In quel luogo ritenne utile la missione archeolo-
gica, chiamata in colonia da S. E. il governatore
Ferdinando Martini e composta del prof. Francesco
Gallina e del sottoscritto, iniziare i lavori per le me-
morie che gli autori antichi ne tramandarono (2), e che
facevano ritenere il luogo come uno dei principali
porti del tratto di costa del mar Rosso compreso nei
confini della nostra colonia. E non fu estranea alla
decisione di intraprendere colà gli scavi la speranza,
sia pur vaga e tenue, che si fossero conservate le

(') Sait, Yoyage lo Abyssbiia, p. 4G8 ; Sapeto, Ambasciata
francese a Negussi'c, p. 14; Ruppell. Reise nach Abissi?iien,I,
2G0; Rohlfs Hit dem engl. Expeditionscorps nach Abiss.,
]). 43; Lefebvre, Voyage en Abyssinie, III, p. 437; Bent. The
sacred city of Aethiopians, p. 229; Schoeller, Viaggio nel-
l'Eritrea, p. 275; lìheinisch, Adulis in Bull. Soc. Geograf.
IL, 1885, p. 584.

(') Periplus marìs Erylhraei, 4; Plin. VI, 172; Ptolcm.
IV, 7 : Vili, 1G ; Eratosth., p. 23; Joseph., Antiq.,11, 5 ; Procop.,
B. Pers., I, 19; Steph. Byz., s. v.; Cosmas Indicopl., To-
pogr. Christ., I, 140 (in Patrologia Graeca, ediz. Migne,
voi. LXXXVIII).

iscrizioni famose che Cosma Indicopleuste vide e copiò
forse poco correttamente nei primi anni dell' impero
di Giustino ('). Rendo qui conto io solo dei risultati
della nostra esplorazione, essendosi il prof. Gallina
riserbato lo studio della ricca serie numismatica da
noi rinvenuta. Ma in quello che scriverò, non so io
stesso dire, quanto gran parte sia dovuta alla osser-
vazione acuta e diligente e alla scienza del carissimo
contubernale ed amico. Se delle comuni fatiche io
sembro cogliere primo il frutto, è giusto sappia il let-
tore, che questa sollecitudine di lavoro mi è stata
possibile grazie al valido e sapiente suo aiuto.

La città è in luogo pianeggiante e sabbioso, a S
e a W è circondata dal letto del torrente Haddàs sul
fondo del quale essa si alza di appena qualche metro.
Sparsa di arbusti alti quasi quanto un uomo (helum in
tigre == suaeda monoeca Fk.) presenta dei cumuli di
sassi di un materiale lavico poroso e assai corroso dagli
agenti atmosferici, non fluitato però, sicché non può
pensarsi a depositi lasciati dalle piene dell' Haddàs
(cfr. tav. II). Quei cumuli sono invece prodotti dal
disfacimento dello parti superiori degli edificii, e ce-
lano quanto di essi resta tuttora in piedi (2). Non di

(') Cosmas Indie, loc. cit.

(a) Questo fu già veduto e notato dai viaggiatori che ci
precedettero nella visita di Adulis.

Monumenti Antichi — Vol. XVIII.

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