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Paribeni, Roberto: Ricerche nel luogo dell'antica Adulis: (colonia Eritrea)
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9136#0286
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RICERCHE NEL LUOGO DELL'ANTICA ADULlS
500
della testa, rappresentante una donna nuda sconcia-
mente pingue, con fascia submammillare come l'altra
Minile descritta a p. 486. Questa è modellata con
maggior cura di particolari, specialmente per le mani
e per i piedi. V. su queste figurine p. 563. Alt. m. 0,07.
Dna lucernetta di terra rossa poco cotta, con corto
e largo becco, disgraziatamente mancante della parte
posteriore (fìg. 28). Intorno al piattello superiore reca
a rilievo la scritta
/XBB .. . d^nrKO
Credo si possa ritener sicuro il supplemento 'foo^
non solo perchè è difficile trovare altro nome che ter-
mini per (f, ma perchè la collezione di lucerne cri-
stiane del Cabinet de France contiene una lucerna
con l'iscrizione cO [a]yiog afifia i?W[r;</>] éniax[o-
La lucerna è di ignota provenienza, ma lucerne
con simili iscrizioni non si trovano, come avvertiva
già il De Rossi (2), con una certa frequenza se non in
Egitto. Non è improbabile, che anche la nostra venga,
Intorno all'infundibolo sono quattro croci alter-
nate con fasci di lineette.
L'iscrizione, disgraziatamente mutilata, è di molta
importanza. La sua somiglianza con altre iscrizioni
cristiane d'Egitto (') rende molto probabile che debba
leggersi
(') Cfr. Cabrol, Dict. cVarch. chret. s. v. apa, p. 2498 :
èniaxónov una KaXXivlxov; cfr. Strzygowski, Koptische li unsi,
]). 341: ufija HfÌQàp'ov èniaxónov ; p. 312: una Brjaùufxuv
ènia/.ónov, etc.
(*) '!Apfia oppure una precede costantemente i nomi degli
ecclesiastici nelle iscrizioni cristiane d'Egitto; cfr. Cabrol, loc.
come le ampolle di S. Menna (di cui vedi p. 537),
dall'Egitto.
Dn vasetto di bronzo a forma di cucchiaio pro-
fondo e allungato, retto da tre bassi piedini paralle-
lepipedi, con grande ansa ad anello mascherata supe-
riti, nella nota superiore; cfr. anche un'iscrizione cretese in
Moti. Lincei, XVIII, p. 282. La forma apa è più usata nelle
iscrizioni dell'alto Egitto, mentre l'Egitto memfìtico e alessan-
drino dà come la nostra abba.
(«) Tourret in Rev. Archéol, 1884. II, p. 204.
(2) Bull. cVArch. Crist., 1880, p. 73; cfr. Forrer, Frùh-
christliche Alterthumer von Achmim, tav. V, n. 4.
RICERCHE NEL LUOGO DELL'ANTICA ADULlS
500
della testa, rappresentante una donna nuda sconcia-
mente pingue, con fascia submammillare come l'altra
Minile descritta a p. 486. Questa è modellata con
maggior cura di particolari, specialmente per le mani
e per i piedi. V. su queste figurine p. 563. Alt. m. 0,07.
Dna lucernetta di terra rossa poco cotta, con corto
e largo becco, disgraziatamente mancante della parte
posteriore (fìg. 28). Intorno al piattello superiore reca
a rilievo la scritta
/XBB .. . d^nrKO
Credo si possa ritener sicuro il supplemento 'foo^
non solo perchè è difficile trovare altro nome che ter-
mini per (f, ma perchè la collezione di lucerne cri-
stiane del Cabinet de France contiene una lucerna
con l'iscrizione cO [a]yiog afifia i?W[r;</>] éniax[o-
La lucerna è di ignota provenienza, ma lucerne
con simili iscrizioni non si trovano, come avvertiva
già il De Rossi (2), con una certa frequenza se non in
Egitto. Non è improbabile, che anche la nostra venga,
Intorno all'infundibolo sono quattro croci alter-
nate con fasci di lineette.
L'iscrizione, disgraziatamente mutilata, è di molta
importanza. La sua somiglianza con altre iscrizioni
cristiane d'Egitto (') rende molto probabile che debba
leggersi
(') Cfr. Cabrol, Dict. cVarch. chret. s. v. apa, p. 2498 :
èniaxónov una KaXXivlxov; cfr. Strzygowski, Koptische li unsi,
]). 341: ufija HfÌQàp'ov èniaxónov ; p. 312: una Brjaùufxuv
ènia/.ónov, etc.
(*) '!Apfia oppure una precede costantemente i nomi degli
ecclesiastici nelle iscrizioni cristiane d'Egitto; cfr. Cabrol, loc.
come le ampolle di S. Menna (di cui vedi p. 537),
dall'Egitto.
Dn vasetto di bronzo a forma di cucchiaio pro-
fondo e allungato, retto da tre bassi piedini paralle-
lepipedi, con grande ansa ad anello mascherata supe-
riti, nella nota superiore; cfr. anche un'iscrizione cretese in
Moti. Lincei, XVIII, p. 282. La forma apa è più usata nelle
iscrizioni dell'alto Egitto, mentre l'Egitto memfìtico e alessan-
drino dà come la nostra abba.
(«) Tourret in Rev. Archéol, 1884. II, p. 204.
(2) Bull. cVArch. Crist., 1880, p. 73; cfr. Forrer, Frùh-
christliche Alterthumer von Achmim, tav. V, n. 4.