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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 18.1907

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Paribeni, Roberto: Ricerche nel luogo dell'antica Adulis: (colonia Eritrea)
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https://doi.org/10.11588/diglit.9136#0297

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521

ricerche nel luogo dell'antica adul1s

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con l'antimonio (koìwl), uso praticato dagli antichi
Egizii (') tuttora vivente tra gli Egiziani moderni,
tra gli Abissini e tra gli abitanti della costa eritrea,
sicché non è improbabile, che si debba ammettere
anche per gli antichi abitatori di Adulis. Pure negli
strati superficiali erano alcuni frammenti assai mise-
rabili di intonaco con linee e fasce dipinte in rosso
e in bruno e forse con foglie in color rosso. La pit-
tura data a guazzo con pessimi colori, era in gran
parte evanida, e scompariva affatto, se si tentava di
lavare i frammenti. Circa al piano della porta si eb-
bero una pignatta di rozza terra a superficie nera con
fascia larga e schiacciata, labbro appena rilevato con

Fig. 40. — Pignatta di terra ordinaria.

anse canaliculate, e grossolana decorazione a linee incise
(fig. 40), molti frammenti di tappi di anfore in calce,
tutti senza alcun segno nè dipinto, nè impresso. Più
in basso del livello della porta una pietrina da anello
(onice) con incisa un' aquila che poggia i piedi sul
globo e tiene nel becco una corona a lemnischi svo-
lazzanti (2).

Nella camera I gli strati superficiali diedero una
moneta aurea col nome del re EAAArABAZHT, un
frammento di vaso di terra a vernice rossa lucida con
croce, e un bel vasetto di vetro a forma di aryballos
n palla con pareti spesse variegate sfaccettate a mar-
tello ; disgraziatamente frammisto ai sassi non fu ve-

(') Wilkinson, Manners and customs, II, p. 348; Ehnan,
Aegypten, I, p. 316.

(2) Una sardonica con identica rappresentazione di aspetto
del tutto classico si rinvenne anche nell'Arabia Meridionale;
cfr. Ilimyaritic Inscr. from, Southern Arabia, tav. XVIII, n. 42.

duto in tempo, e un colpo di caravina lo ridusse in
frammenti, una monetina d'argento axumita, e un
frammento di tappo d'anfora (fig. 41) recante impressa
la figura di S. Menna nel solito atteggiamento e la
croce ('), un phallos di terracotta.

Negli strati a livello della porta si trovò grande
abbondanza di frammenti di ferro, tra i quali degni
di nota molti chiodi e una grande massa ovoidale,
una mazza forse o piuttosto un'incudine, perchè, priva
di foro, non si vede come potesse essere immanicata;
inoltre molte monetine di bronzo, quattro delle quali
dei re di Axum, le altre irriconoscibili, un dischetto

Fig. 41. — Frammento di tappo d'anfora con la figura di
S. Menna (2:3).

di piombo, un orlo di bacinella di terra a vernice
violacea con rozza croce grafiita, un frammento di
lucernetta di buona terra corallina con fregio di pal-
mette diritte o rovescie.

Sotto il livello della porta, a m. 2 dall'orlo dei
muri, una monetina d'oro più piccola di modulo di
tutte lo altre, di eccellente conio, senza leggenda e
senza simboli cristiani.

in M un grande collo d'anfora ricoperto da ver-
nice vitrea, e una lucernetta di forma singolare, simile
a un boccaletto a pancia schiacciata, labbro tondeg-
giante aperto, e beccuccio cilindrico obliquo (fig. 42).
Che debba riconoscervisi una lucerna, è provato in modo
indiscutibile dall'annerimento del beccuccio, per opera
del lucignolo fumoso. Una lucerna di questa forma fu

(') Tale marca è già nota da esemplari di Alessandria;
Smith, in Journ. of Edi. Stud. 1883, p. 158.
 
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