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539

RICERCHE NEL LUOGO DELL'ANTICA ADUL1S

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qualche edifìcio preesistente, e ornato di quella croce
doveva essere inscritto nel muro, come lo erano le
croci scolpite su piccoli parallelepipedi di basalto nel-
l'altra chiesa (efr. p. 507, fig. 33).

Uno di questi parallelepipedi ugualmente scolpito
trovammo anche in questa chiesa fuori dell'ottagono
di colonne a nord. Aveva dimensioni molto maggiori
degli altri (m. 0,70 X 0,53 X 0,16) e si trovò rimosso
dal suo posto originario rovesciato con la parte scol-
pita a contatto col pavimento; la croce era espressa
a rilievo e la faccia posteriore era al solito grezza,
sicché anche questa doveva essere inserita o appog-
giata al muro.

Nella camera a destra dell'abside, dove è il batti-
stero, si rinvenne un frammento di largo e bel bacino

una grande lastra d'alabastro, che aveva forse nella
parte centrale una croce di cui resta l'estremità di
un braccio laterale (mis. m. 0,34 X 0,17). A più grande
profondità un cubetto di pietra nera, forse un peso
(gr. 34,70); un frammento di grande anello pieno di
vetro, forse fondo di un vaso; la parte inferiore di una
lucernetta di terra con un bollo circolare nel fondo,
assai evanido, in cui è forse da vedersi il monogramma
costantiniano A est a pochi centimetri sotto il
piano attuale, si ritrovò un capitellino in calcare bianco
di colonna circolare di forma semplicissima a semplice
parallelepipedo liscio. La superfìcie quadrata supe-
riore servì in età posteriore per scolpire a rilievo una
delle solite croci equilatere a braccia slargate (alt.
totale m. 0,11, diam. colonna 0,275, lato dell'abaco

Fig. 55. — Giogo di bilancia in bronzo (1:2).

d'alabastro e un giogo di piccola bilancia in bronzo
ben conservato con fori all'estremità e parte delle
catenelle d'attacco dei piattelli (lung. m. 0,20, fig. 55).
La camera a sinistra fu scavata a maggiore profon-
dità del piano della chiesa, e diede nei primi strati
un frammento di lastra di marmo variegato bianco
e nero, uno di lastra d'alabastro, e l'angolo d'una
cornice d'alabastro a tre listelli. Si cavarono poi lun-
gamente terra e sassi senza mescolanze, poi si rinven-
nero sette frammenti di una lastra d'alabastro con
cordoncini rilevati sull'una e sull'altra faccia, che do-
vevano disegnare in mezzo alla lastra delle ellissi
molto allungate, e a m. 1,70 o 1,80 sotto il piano
delle lastre si rinvenne un tamburo di pilastro di ba-
salto della forma solita. Sotto al tamburo erano an-
cora due frammenti di quella lastra d'alabastro con
cordoncino rilevato su due facce, un frammento del
bacino d'alabastro di cui un altro pezzo si trovò nel
battistero, tre monete di bronzo, una fuseruola e fram-
menti dei soliti vasi a pareti cordonate.

Fuori del recinto del grande edificio nelle trincee
laterali si rinvennero :

A sud, negli strati superficiali, quasi all'altezza
del piano della chiesa, un frammento di cornice di

0,31); pure negli strati superficiali un frammento d'a-
labastro con cordoncino rilevato curvilineo ; negli strati
più profondi, a circa 2 metri sotto il piano delle lastre,
un frammento di lastra d' alabastro (mis. m. 0,20 X
X 0,18), che reca a rilievo un serto circolare di fiori
simile a quello rinvenuto presso la chiesa minore
(fig. 36).

A nord, entro una rozza cameretta addossata al
bel muro dell'edificio, due catilli di macine in lava
della forma solita; poco più verso est, un amo di bronzo.

I risultati dell'esplorazione.
La topografìa della città.

I pochi mesi che durò il nostro scavo, ci permi-
sero di liberare solo una piccolissima parte del vasto
spazio occupato dalle rovine di Adulis. Non potevamo
pertanto sperare di ottenere dati tali che ci permet-
tessero di risolvere ogni questione intorno alla topo-
grafia della città, alla distribuzione degli edifìci e
alla disposizione della rete stradale ecc. Aumentò la
difficoltà l'assenza, che possiamo ritenere quasi consta-
tata con certezza, di una cinta di mura. L'elemento
 
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