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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 18.1907

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Mosso, Angelo: Villaggi preistorici di Caldare e Cannatello presso Girtenti
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https://doi.org/10.11588/diglit.9136#0372

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649

E CANNATELLO PRESSO G1RGENTI

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più attendibili delle mie parole. È un santuario che
trovasi in mezzo a due capanne distanti fra loro cinque
metri, la più bassa delle quali si vede nella tav. VII,
fig. 12. Io credo che questo sia il larario domestico
della gente che abitava queste ed altre capanne, le
quali forse sono vicine e che non ho scoperto. La ta-
vola di terracotta con forma elissoidea, e che misura
oltre cinquanta centimetri nel diametro, è nuova nei
ritrovamenti archeologici della Sicilia.

di pietra scura, e una scodella emisferica dello stesso
materiale ». Una serie di tazze e boccaletti, due dei
quali li riprodussi nel mio libro su Creta a p. 251.
« Nel mezzo del vano una tavola da libazioni in argilla,
incastrata nel pavimento, in modo che la sua superficie
era di poc'o emergente dal livello del medesimo. Essa
riposava ancora come era stata collocata anticamente
sopra un Iettò dì sabbia e di piccoli ciottoli fluviatili,
in cui poteva trovar luogo una convessità inferiore,

Fig. 37. — Astragali di bove e di pecora trovati presso il Santuario ed in altri luoghi del villaggio preistorico di Cannatello.

Fortunatamente i larari che furono trovati a Festo
e Cnosso possono servirci di guida per stabilire che
questa è la forma primitiva di un'ara sulla quale
facevansi i sacrifìci. Riferisco la descrizione di un
recinto sacro dell' epoca di Camares, descritto dal
Pernier (') negli scavi del palazzo primitivo di Festo,
per mettere in rilievo le rassomiglianze strettissime
fra il santuario di Creta e questo di Cannatello:
« Arrivati al piano antico si vide che gran parte
della suppellettile era ancora al suo posto. Il sedile
che termina a mezzo dal lato orientale presenta
all'estremo una cavità a nicchia, rivestita di stucco,
la quale poteva chiudersi con una lastretta di cui si
vede ancora l'incasso, e nascondeva nell'interno quattro
pietre ovoidali per triturare, una tavoletta rettangolare

(') Monumenti antichi Lincei, voi. XIV, p. 405.

corrispondente alla cavità, visibile nella sua faccia
esterna ».

Siccome la tavola fatta con tanta cura e regolarità
per mezzo delle piastre a settore ora posava sulla
terra nera, mentre lo strato della sabbia fluviatile e
dei ciottoli era coperto da una rozza lastra di pietra,
sembrami ragionevole supporre che la ceramica ras-
somigliante ad una tavola di libazione siasi spostata
per un accidente nella devastazione del santuario.

Il dott. Pernier ha dato le figure di tutti gli
oggetti trovati e la pianta topografica del recinto
sacro che ha la forma di una stanza quadrata lunga
m. 3,62 e larga m. 2,57. Si comprende che questo
locale del larario domestico serviva pure ad altri
usi: ma per una strana combinazione si trovarono
a Cannatello oltre ai vasi, due oggetti identici a
quelli di Festo, i quali, per quanto ora sappiamo,
 
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