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IL SARCOFAGO DIPINTO DI HAGHIA TRIADA

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fori, destinati evidentemente ad eliminare i prodotti La pittura non è eseguita direttamente sulla pietra,

della putrefazione cadaverica, dimostra, come fu già ma su uno strato di stucco, il cui spessore varia da

osservato, che tali urne non dovevano servire solo come min. 2 a 7. Lo spessore minimo è nelle parti mar-

ossilegi, ma anche, e precipuamente, per accogliere ginali vicino all'orlo superiore, il massimo nel mezzo

in posizione rannicchiata cadaveri interi ('). delle pareti e vicino alle cornici sporgenti dei lati.

Tale stucco molto fino, abbastanza bianco, sebbene

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egizio, serve in buona parte di fondo alla pittura, ed
è anzi utilizzato tal quale per le parti bianche delle
figure (carni muliebri, vesti, ecc.). In altre parti lo
sfondo è stato uniformemente dipinto con gli stessi
colori che si ripetono nelle fascie e nelle altre deco-
razioni: in turchino cioè (tav. I), in turchino e in
giallo (tav. II) e in rosso (tav. III).

La prima traccia del disegno che delinea i con-
torni delle figure, è fatta non a graffito come in altre
pitture cretesi (') ma con una linea di color giallo
che è ancora appariscente in più luoghi o sotto il
colore definitivo o sporgente a guisa di sbavatura dai
contorni delle figure. Chiarissima appare naturalmente
nei luoghi, dove il disegno primitivo è corretto (cfr.
p. e, tav. I la prima figura a sinistra, e tav. II la
prima a destra specialmente nelle braccia). A parte
questi contorni tutto il finimento e il dettaglio delle
figure è fatto direttamente con il colore voluto.

Anche il pittore, come l'artefice che ha scolpito
l'urna, non è stato scrupoloso nel rispettare le leggi
di simmetria: le spirali che ornano i piedi nell'uno
dei lati lunghi (tav. I) sono più grandi che nell'altra
(tav. II); sicché in questo dette spirali sono contenute
da quattro fasce, gialla, turchina, bianca e rossa,
nell' altro lato solo da tre, mancando la esterna rossa.
Sotto le spirali poi da un lato (tav. II) sono tre fasce
Quanto all'origine di questo tipo d'urna funebre, una turchina e due bianche, dall'altro, quattro: una
non può disconoscersi l'imitazione dalle casse egizie turchina, una gialla e due bianche. Anche maggiore
in legno, e dalle casse d' uso domestico minoiche, è la dissimmetria nei due lati minori (tav. Ili), dove
quale fu già affermata da parecchi dotti (2). i quadretti che portano le rappresentazioni figurate
_ sono posti ad altezze molto diverse.

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Fig. 2. — Pianta, sezione e misure del sarcofago.

(') Cfr. Mon., Lincei, XIV, p. 649 e 716; Xanthudidis in--

'E<p. 'Aqx , 1904, p. 5; Evans, Prehist. Tombs, p. 79, fig. 88,

p. 82, fig. 91. {Mon. Lincei, II, p. 217) che vedeva in talune urne cretesi

(*) Evans, The palace of Knossos in its eqyptians vela- modelli di case. Tra i sarcofagi egizi, la cui relazione con le

twns, in Arch. Report of Egypt Explor. Fund, p. 3 dell'e- casse d'uso domestico è pure innegabile, non mancano infatti

stratto; Prehist. Tombs, p. 6; Bosanquet, in Urit. School An- esemplari che riproducano chiaramente la facciata di una casa:

nual, VII, p. 299 ; Savignoni, in Mon. Lincei, XIV, p. 663; cfr. Erman, Aet/ypten, I, p. 244, n. 1 ; Maspero, Guide du Musée

Xanthudidis in 'Eq>. 'Aqx, 1904, p. 14. Riaccostando però questi du Caire, ed. 1902, p. 6, n. 1500; 9, n. 74 e 96.

sarcofaghi alle casse egizie, non mi pare che ne consegua (') Affreschi del palazzo di H. Triada: llalbherr, in Mon.

senz'altro la inappellabile condanna dell'opinione dell'Orsi Lincei, XIII, p. 60.
 
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