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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 19.1908

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Paribeni, Roberto: Il sarcofago dipinto di Haghia Triada
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https://doi.org/10.11588/diglit.9316#0021

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29

IL SARCOFAGO DIPINTO DI HAGHIA TRIADA

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abbastanza frequenti nel materiale minoico e miceneo,
sono comuni ad uomini e a donne, e sono portati al
polso o più su nel braccio ('). Col color bianco sono
seguati anche in ex-voto trovati a Petsofà (2). Si do-
vrebbe pensare perciò, come per la collana, all'ar-
gento (3).

Nel campo restante di questo lato del sarcofago
sono tre figure che volgono le spalle a quelle finora
descritte: non si dirigono esse alla tomba, ma si
avanzano verso un luogo, dove si compiono altri riti

religiosi. Il carattere sacro del luogo è attestato dalle
due doppie asce d'oro o di metallo dorato sormontate
dai due uccelli sacri. Le asce sono innestate su due
tronchi di albero, che, agli attacchi delle foglie ca-
dute, si direbbero di una palma, forse di una « phoenix
dactylifera », per quanto i tronchi di palma siano sen-
sibilmente cilindrici e non conici come questi. Le palme
prosperano anche ora in alcune parti dell'isola, e non è
meraviglia, che fossero note agli antichi abitatori (4); le

(') Tsundas Manatt, Myc. Age, pp. 180 e 183. Cfr. anche
Evans, Prehist. Tombs at Knossos, p. 92; Rendic. Lincei, XII,
p. 324 ecc.

(2) Myres in Brit. School Annual, IX, p. 365, tav. XII,
n. 42.

(3) V. sopra pag. 21.

(4) La questione, se la palma sia spontanea a Creta, è
stata molto dibattuta in questi ultimi anni: la crede spontanea
il Bosanquet in Journ. IIeli. Stud., XXIV, p. 320: negano Fra-
zer, Pausanias, IX-19-8; Gardner, New chapters in greek hi-
story, p. 73; Hall, Oldest Civilisalion, p. 189. Non credo, che

riproduce infatti un'urna dipinta di Knossos ('), forse
una gemma di Palaekastro (2), come pure una delle
tazze auree di Vaphio (3), la cui provenienza da Creta
è per lo meno lecito supporre dopo la scoperta del
« rhyton » di H. Triada (4).

I tronchi di palma sono inseriti in due basi di
materiale, l'una a forma di piramide tronca con due
gradini, l'altra costituita da due parallelepipedi. Le
basi sono intonacate e ornate di fasce e linee oblique
rosse. Precisamente nel palazzo di H. Triada ci venne

)

fatto di trovare gli originali di tali basi a tronco di
piramide in pietra rivestite di intonaco, e segnate con
identiche decorazioni (5) ; e dal luogo stesso si ebbero

il risolverla in un senso piuttosto che nell'altro porterebbe ne-
cessariamente a conclusioni diverse sull'origine degli oggetti
d'arte, nei quali le palme appaiono. Anche se non spontanee,
è indubitato che le palme vivono egregiamente nell'isola : nè
deve sembrarci impossibile attribuire alla evoluta civiltà mi-
noica l'acclimatazione di una pianta che è propria di paesi
vicini. Esempi di tentativi di acclimatazione sono storicamente
accertati per l'Egitto ; si sa ad es. che la regina Hatshopsuitu
ordinò che si piantassero a Tebe gli alberi da cui erano estratti
i profumi della terra di Punt; Maspero, Hist. des peuples de
VOrient, p. 233.

(') Evans, Prehist. Tombs, p. 29.

(») Evans in Journ. of IMI. Stud., 1901, p. 154.

(*) Perrot-Chipiez, Hist. de VArt, VI, p. 780, fig. 369.

(4) Rendic. Lincei, XII, p. 331 ; Halbherr, Mem. R. Isti-
tuto lomb., XXI, p. 240; Burrows, Discoveries in Crete, p. 33.

(5) Rendic. Lincei, XII, p. 338. Una base simile si rin-
venne anche a Palaekastro; Bosanquet in Brit. School Annual,
VIII, p. 300 e nel palazzo di Phaestos: Pernier in Mon. Lincei,
XII, pp. 69 e 103.
 
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