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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 19.1908

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Mosso, Angelo: Ceramica neolitica di Phaestos e vasi dell'epoca minoica primitiva
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https://doi.org/10.11588/diglit.9316#0093

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149

E VASI DELL'EPOCA MINOICA PRIMITIVA

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serie nella fig. 5. Sono di bue e di pecora, questi al- La fig. 6 è l'ansa di ima coppa di argilla rossa

timi, più piccoli, stanno nella parte superiore, quelli b^n cotta, alta 85 mm. dalla base alla sommità,

più grossi di bue sono lunghi da 6 a 7 centim. La bene lavorata alla stecca, con leggere macchie nere

figura è fatta circa a metà grandezza. Non sappiamo alla superficie, dove fu meno intensa l'azione del

Fig. 5.

se questi astragali servivano solo per giuocare o per fuoco. Questa coppa aveva 8 o 9 centim. di raggio,
tirare la sorte con intento divinatorio. La cosa im- Nel Museo preistorico di Roma, fra la ceramica di

Fig. 6.

portante è che già nell'età neolitica si trovino in uso Phaestos esiste un' altra ansa simile attaccata sul
gli astragali e ho mostrato in altro mio lavoro (') ventre del vaso e sporge sopra di essa un pezzo
come gli astragali si connettano colla religione italica dell'orlo della coppa: appartiene pure al terreno neo-
primitiva, onde furono trovati in grande numero presso litico; ma non è detto da quale profondità sia ve-
il Lapis niger negli scavi del Foro romano. nuta in luce.

- Si raccolgono punteruoli di osso fatti col perone di

(M A. Mosso, Monumenti antichi, XVIII, p. 88. pecore, una spatola larga, bene liscia, tolta forse da
 
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