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IL NURAGHE PALMAVERA PRESSO ALGHERO

i.

Ubicazione del nuraghe.

La questione relativa alla destinazione dei nuraghi,
alla loro cronologia ed a quella dei materiali ad essi
riferiti, come quella dei rapporti tra la civiltà da essi
rappresentata con quella delle grotte artificiali, o
domus de gianas, non possono essere chiarite se non
mediante l'opera degli scavi.

Terminata l'esplorazione della necropoli di An-
ghelu Ruju, presso Alghero ('), la quale aveva offerto
alcuni dati per la conoscenza della civiltà eneolitica
sarda, decisi di praticare uno scavo in uno dei mol-
tissimi nuraghi che sorgono a breve distanza da An-
ghelu Ruju e che trovandosi in prossimità del mare
poteva offrire speranza di cogliere, coi materiali indi-
geni, anche gli elementi di antiche importazioni.

Per la grande cortesia del cav. Pignoni, sindaco
di Alghero, fu possibile praticare lo scavo nel nuraghe
detto di Palmavera, in terreno della signora Giov. An-
gela Sannino congiunta del predetto cav. Pignoni. È mio
dovere porgere qui ad entrambi i miei pubblici ringra-
ziamenti per l'aiuto prestato ad una ricerca scientilica

(l) A. Taramelli, Necropoli a grotte artificiali di An-
ghelu Ruju, presso Alghero. Noi Scavi, 1005, p. 301. In pre-
parazione è lo studio completo del materiale di questa necro-
poli, che sarà edito nei Monumenti dell'Accademia dei Lincei.

Monumenti Antichi — Vol. XIX.

che tocca tanto dirottamente la storia delle origini sarde.
Nò debbo dimenticare l'aiuto di cui mi fu largo il
Comm. Barone Matteo Guillot, Ispettore onorario dei
Monumenti e degli Scavi del circondario di Alghero,
che a questa impresa, come alla esplorazione della
necropoli eneolitica di Anghelu Ruju, prestò il suo
efficace interessamento.

Come si può conoscere da una semplice occhiata
allo schizzo topografico della regione (tav. I), la posi-
zione del nuraghe si presentava interessante ed attraen-
tissima. Tra la vasta rada di Alghero ed il profondo
e sicuro golfo di Porto Conte, si avanza in mare, a
dividerle uno dall'altra, il promontorio collinoso di
Punta del Giglio, che tutto roccioso ed a mammelloni
coperti da magre boscaglie, quasi da ogni parte ca-
denti a brusca scarpata nel mare, è l'ultima propag-
gine meridionale di quel gruppo montuoso che ha
la sua maggiore elevazione nel M. Doglia (m. 437).

Però tra le pendici estreme di questo gruppo mon-
tuoso e le alture di Punta del Giglio il suolo si
abbassa lentamente, formando un tratto pianeggiante,
solcato dalla valletta di Pozzo Patagone, una fonte
abbastanza abbondante e discreta, oggi usata dai pa-
stori della contrada. In questo solco pianeggiante si
svolge ora la strada provinciale da Alghero a Porto
Conte, la quale segue il percorso di una strada ro-
mana dai centri di Calvia, presso Alghero, al Portus
Nymphaens, sul golfo di Porto Conte, preceduta da
vie naturali tra gli abitati nuragici del piano d'Al-

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