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IL NURAGHE PALMAVERA PRESSO ALGHERO

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superiore, la quale si apriva a nord mentre l'in-
gresso della cella del piano terreno, che dava in-
vece verso oriente. Della cella superiore non si con-
servava che un tratto del corso inferiore delle pietre
della parete, sufficiente a dimostrare che essa era ec-
centrica alla cella inferiore e di diametro abbastanza
ristretto di m. 2 : si notò anche che le pietre che co-
stituivano questa celletta avevano dimensioni modeste,
il che, unitamente alla eccentricità della pianta da-
rebbe ragione a supporre che la cameretta sia succe-

costruttori di questa seconda epoca, che pure dimo-
strano una grande cura ed una tecnica agguerrita,
ebbero l'imprudenza di impiegare, specialmente nelle
pareti interne, e quello che è peggio, nella parte
inferiore, dei grossi blocchi quadrati di arenaria te-
nera, affiorante a breve distanza dal nuraghe, chia-
mata dai cavapietra massacane, la quale disgregandosi
dopo un certo tempo all'azione dell'aria, determinò
la rovina di alcune parti dell'edifìcio.

Come appare evidente dalla pianta, tav. II, fìg. A, B,

Fig. 7. — Il Torrione C, estenui.

duta ad un primitivo terrazzo praticato sull'alto del-
l'edifìcio.

Il corpo aggiunto B era una costruzione complessa
ma organicamente concepita ed eretta nel medesimo
tempo, a scopo evidente di ingrandire e di rendere mag-
giormente difeso l'edifìcio primitivo. Il tipo di costru-
zione più regolare, dovuto ad una più accurata scelta
del materiale e ad una maggior diligenza nella disposi-
zione dei corsi, avvicina alcune parti di questo corpo
aggiunto alle più belle costruzioni minoiche di Cnossos
e di Festos, in Creta; specialmente pregevole è la
cura con cui si vennero preparando gli angoli e le
sporgenze dell'edificio, giacché, come è visibile anche da
alcuna delle nostre fotografìe, (fìg. 7 e tav. IV, fìg. !>2),
vennero impiegate grosse pietre, appositamente prepa-
rate con una faccia a vista tagliata ad angolo per meglio
incatenare la muratura. È singolare però il fatto che i

il corpo aggiunto si compone di una fascia che, ad una
altezza ancora conservata di circa metà del nuraghe
primitivo , ne avvolge la base tutto all'intorno al
lato posteriore, ai fianchi si fa più alto, protenden-
dosi verso la fronte, con un muro robusto e ben co-
strutto ; da questa cortina rettilinea sporge in fuori, un
grosso torrione C, conservato per gran parte dei suoi
poderosi fianchi, sino all'altezza di oltre 5 metri e che
forma una specie di bastione all'angolo sud-est dell'e-
difìcio, a guardia delle due porte, aperta una, la prin-
cipale, nella faccia meridionale, l'altra, secondaria,
ma ben difesa, nella fronte orientale del corpo ag-
giunto. Dalla torre d'angolo, il corpo aggiunto si volge
in larga curva verso la fronte nord, e va ad attac-
carsi al rivestimento del torrione del nucleo primitivo.

Come accennammo, questa massiccia costruzione
comprende, oltre alla cella racchiusa nel torrione C,
 
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