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Taramelli, Antonio: Il nuraghe palmavera presso alghero
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IL NURAGHE PALMAVERA PRESSO ALGHERO
292
Anche lo scopo di contenere provviste di cereali
forse, aveva un grosso dolio, trovato in frammenti
presso l'angolo destro del recinto, dal fondo piatto, le
pareti ventrose, la bocca stretta dall'orlo piano; la
robusta ansa, a piramide tronca con un canale orizzon-
tale è data dalla tìg. 19 ; un altro dolio, pur troppo
in frammenti, era deposto nella nicchia H, di forma
rettangolare, a destra della porta d'ingresso, la aveva
il carattere di ripostiglio, anche per la notevole quan-
tità di frammenti di stoviglia; il dolio, dalla cottura
avanzata, dalle pareti spesse quasi 3 cm., dall'ansa
altre grotte liguri ('); i cerchielli concentrici, di fat-
tura accuratissima che troviamo sulle pareti e sulle
anse, talora isolati, talora invece alternati a solchi
paralleli che li uniscono (tav. VI, 3) sono motivi
svolti da elementi embrionali rinvenuti come osservai
innanzi, anche in altri esemplari della ceramica nuragica
ed in oggetti di ossa lavorate della necropoli eneolitica
di Anghelu Ruju, e si trovano nelle tombe sicule, ma
molto raramente impressi sui vasi, più spesso dipinti,
come nelle anforette delle grotte di S. Angelo di Mu-
xaro, presso Girgenti, con calicetti del III periodo (2),
Fig. 19. — Anse di grandi dolii in terracotta, rinvenuti nel recinto B.
robusta a canale ricorda ipithoi di Cnossos (') e quelli
di Festos, riferiti alla media epoca della civiltà minoica
(middle mino ari). In questo ripostiglio o nicchia late-
rale, in mezzo ai resti di orcioletti, di brocche, di cio-
tole, del tipo già ricordato, si ebbero frammenti di una
ceramica più fina, dalle pareti esilissime di terra
grigia compatta, e coperta di una vera vernice lucen-
tissima, nera, frammenti che appartengono a tazze
molto espanse, con piccolo piede (tav. VI, 5), od a
brocchette o idrie, munite di manico esile, a nastro
(tav. V, 2) pure coperto di vernice smagliante.
La decorazione a fogliette delle tazzine (tav. VI, 3, 5),
ricorda i motivi decorativi delle Arene Candide e di
(') Evans, Excavations at Cnossos 1904, in Ann. of Bric.
School in Athen, A. p. 10, fig. 3.
come anche incisi in oggetti di bronzo di tombe di
Spezzano Calabro (:t), contemporanee del III periodo
siculo ; ma più frequenti sono tali incisioni sopra og-
getti d'osso e sopra avori di provenienza egea, per
influenza dei quali è facile che il motivo siasi diffuso
in occidente (4). La combinazione di cerchielli e di
(l) Orsi, Frammenti siculi Agrigentini, Bull. cit. A. XXVII,
p. 262, fig. 3.
(3) Orsi, Not. Scavi, 1902, fig. (3, p. 35.
(3) Colini, Rapporti fra VItalia ed altri paesi d'Europa,
durante l'età neolitica, (Atti Soc. Rom. d'Antropol. X (1904),
tav. I, 1).
(4) Orsi, Bull. cit. A. XXXI, p. 119, fig. 23. Anche per
gli oggetti in osso della tomba di Anghelu Ruju, ho supposto
l'origine egea: certo che il motivo del cerchiello con punto
concentrico, impresso, è frequente nella stoviglia nuragica; ol-
tre agli esemplari dati dal Baux, La poterie des Nuraghes,
Rev. Arch. 1885, p. 65, figg. 1, 2, si ebbero frammenti elegan-
tissimi dati dal Nuraghe di Settimo, e raccolti dal sig. Mannai.
IL NURAGHE PALMAVERA PRESSO ALGHERO
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Anche lo scopo di contenere provviste di cereali
forse, aveva un grosso dolio, trovato in frammenti
presso l'angolo destro del recinto, dal fondo piatto, le
pareti ventrose, la bocca stretta dall'orlo piano; la
robusta ansa, a piramide tronca con un canale orizzon-
tale è data dalla tìg. 19 ; un altro dolio, pur troppo
in frammenti, era deposto nella nicchia H, di forma
rettangolare, a destra della porta d'ingresso, la aveva
il carattere di ripostiglio, anche per la notevole quan-
tità di frammenti di stoviglia; il dolio, dalla cottura
avanzata, dalle pareti spesse quasi 3 cm., dall'ansa
altre grotte liguri ('); i cerchielli concentrici, di fat-
tura accuratissima che troviamo sulle pareti e sulle
anse, talora isolati, talora invece alternati a solchi
paralleli che li uniscono (tav. VI, 3) sono motivi
svolti da elementi embrionali rinvenuti come osservai
innanzi, anche in altri esemplari della ceramica nuragica
ed in oggetti di ossa lavorate della necropoli eneolitica
di Anghelu Ruju, e si trovano nelle tombe sicule, ma
molto raramente impressi sui vasi, più spesso dipinti,
come nelle anforette delle grotte di S. Angelo di Mu-
xaro, presso Girgenti, con calicetti del III periodo (2),
Fig. 19. — Anse di grandi dolii in terracotta, rinvenuti nel recinto B.
robusta a canale ricorda ipithoi di Cnossos (') e quelli
di Festos, riferiti alla media epoca della civiltà minoica
(middle mino ari). In questo ripostiglio o nicchia late-
rale, in mezzo ai resti di orcioletti, di brocche, di cio-
tole, del tipo già ricordato, si ebbero frammenti di una
ceramica più fina, dalle pareti esilissime di terra
grigia compatta, e coperta di una vera vernice lucen-
tissima, nera, frammenti che appartengono a tazze
molto espanse, con piccolo piede (tav. VI, 5), od a
brocchette o idrie, munite di manico esile, a nastro
(tav. V, 2) pure coperto di vernice smagliante.
La decorazione a fogliette delle tazzine (tav. VI, 3, 5),
ricorda i motivi decorativi delle Arene Candide e di
(') Evans, Excavations at Cnossos 1904, in Ann. of Bric.
School in Athen, A. p. 10, fig. 3.
come anche incisi in oggetti di bronzo di tombe di
Spezzano Calabro (:t), contemporanee del III periodo
siculo ; ma più frequenti sono tali incisioni sopra og-
getti d'osso e sopra avori di provenienza egea, per
influenza dei quali è facile che il motivo siasi diffuso
in occidente (4). La combinazione di cerchielli e di
(l) Orsi, Frammenti siculi Agrigentini, Bull. cit. A. XXVII,
p. 262, fig. 3.
(3) Orsi, Not. Scavi, 1902, fig. (3, p. 35.
(3) Colini, Rapporti fra VItalia ed altri paesi d'Europa,
durante l'età neolitica, (Atti Soc. Rom. d'Antropol. X (1904),
tav. I, 1).
(4) Orsi, Bull. cit. A. XXXI, p. 119, fig. 23. Anche per
gli oggetti in osso della tomba di Anghelu Ruju, ho supposto
l'origine egea: certo che il motivo del cerchiello con punto
concentrico, impresso, è frequente nella stoviglia nuragica; ol-
tre agli esemplari dati dal Baux, La poterie des Nuraghes,
Rev. Arch. 1885, p. 65, figg. 1, 2, si ebbero frammenti elegan-
tissimi dati dal Nuraghe di Settimo, e raccolti dal sig. Mannai.