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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 19.1908

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Mosso, Angelo: Stazione preistorica di coppa nevigata presso Manfredonia
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https://doi.org/10.11588/diglit.9316#0202

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361

PRESSO MANFREDONIA

362

spessore di m. 1,20. Ho spedito al prof. Menoz/i una
scatola di questa terra, perchè ne facesse l'analisi,
e la trovò identica a quella delle terremare (').

Ciò prova che tali detriti ebbero la stessa origine.
Più che tutto è importante la corrispondenza dell'ani-
dride fosforica e delle materie organiche, in base alle
quali dobbiamo conchiudere che le genti delle terie-
mare e queste famiglie di Coppa Nevigata, avevano
lo stesso tenore di vita, che buttavano nelle immon-
dizie gli stessi generi di rifiuti che mangiavano le
stesse cose, e gettavano via le ossa degli animali do-
mestici in uguale proporzione. Chi desidera ulteriori
notizie sulla composizione chimica della terra nera
grassa delle abitazioni preistoriche e delle terremare
le trova nei miei scavi di Cannatello (2).

Nella fig. 3, tav. II, accanto al sig. Boschi, vedesi
uno strato di terra nera alto un metro e mezzo, iden-
tico per la composizione al grande strato che riposa
sopra la spianata larga 70 mq. È uniforme senza stra-
tificazioni di argilla, di selciato, di carboni, o di ce-
neri, che accennino l'esistenza di una capanna, o di un
focolare. Questa mancanza di stratificazioni, fatte con
materiale diverso dalla terra nera, che si ripete in
due parti vaste della stazione, lo spiegherei ammet-
tendo che vi fossero frammezzo alle capanne delle
grandi fosse e dei luoghi di scarico, dove si getta-
vano i rifiuti. La superficie della collina doveva es-
sere inuguale, perchè attorno alle capanne solleva-
vasi il terreno per l'accumularsi continuo dei detriti:
di tali scarichi abbiamo esempi in Sicilia, descritti
dall'Orsi. Uno lo esaminai a Stentinello: consta di
una lunga fessura della roccia che non aveva certo
servito come abitazione: ed era tutta piena dei de-
triti dell'età neolitica. Ancora adesso nella Russia a

(') Risultato dell'analisi fatta nel laboratorio ili Chimica
agraria nella scuola superiore di Agricoltura in Milano.

Umidità............. 1,60%

Anidride carbonica......... 13,00 »

» silicica.......... 36,60 »

« fosforica totale........ 2,55 »

Sostanze organiche......... 6,60 »

Ossido di calcio.......... 19,40 »

» di magnesio......... 0,75 »

» di ferro e alluminio...... 17,20 »

Traccie di solfati, alcali e non determinati . . 2,12 n

(2) Monumenti antichi, XVIII, p. 676.

Casan (') i contadini abitano entro capanne simili a
quelle dell'età neolitica ; Sono fatte a cono per mezzo
di pali, e rivestite in basso con argilla per tappare
le fessure. Vicino ad ogni capanna vi è una fossa
quadrata di quattro piedi per sei, ricoperta con ta-
vole, per tenervi le immondizie.

§ 3.

Pavimentazione coi selciati.

Accennai già l'esistenza di aiuolo piccole per i
lavori agrari: altri spazi maggiori e le stradicciole
di communicazione fra le varie capanne erano sel-
ciate, come prima avevo veduto a Cannatello. Uno di
questi selciati lo fotografai dopo aver fatto un taglio
nel terreno in forma di trincea, profondo m. 1,04 fig. 80,
tav. XII. Tale trincea venne segnata in F nella ta-
vola I. Il selciato è fatto con pietre larghe da 10 a
15 cm., messe bene le une accanto le altre. Nella
sezione verso l'interno della stazione questo selciato
è lungo tre metri; alla distanza di 40 cm. più sotto,
vi è uno strato di terra gialla spesso da 7 ad 8 cm.,
lungo m. 5.

Tre altri strati sopra il pavimento selciato, sono
pure gialli. Siccome generalmente sotto questi strati
si trovano traccie di carboni e di ceneri e spesso così
abbondanti da formare uno strato nero visibile a di-
stanza, suppongo che dopo un incendio si spandesse
l'argilla gialla mescolata a sabbia e si fabbricasse
un'altra capanna, e che ogni abitazione avesse davanti
una piccola superficie libera dove forse tenevasi il
bestiame ed eravi una piccola aia.

Uno strato di color nero di terra battuta è lungo
8 m., e quivi raccolsi grano carbonizzato. Sopra
un'altro strato di terra battuta giallo-scura mescolato
colla terra vedonsi traccie di legno bruciato, che for-
mano uno spessore di 20 cm., lungo m. 6,20. Dentro
a questo strato trovansi pure semi di grano. Che
siano avanzi di magazzeni e di capanne distrutte,
me lo fa credere un grosso pezzo di carbone che tro-
vasi in uno di questi strati ; il quale pezzo era
tagliato liscio da una parte, come se fosse un tronco
segato.

(') Montelius, Der Orient und Europa, 1899, p. 38,
fig. 4L
 
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