Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
451

ALGHERO. NUOVI SCAVI NELLA NECROPOLI PREISTORICA

452

dei quali è decorato da una linea spezzata in rilievo, segni scolpiti in alto rilievo sulla parete di fondo del-
l'altro invece da una serie di romboidi, con linee in- l'anticella ai due lati della porta d'ingresso alla cella
cise; osservo però che laminette in bronzo con decora- maggiore. Questi segni di proporzioni uguali (tìgg. 34,
zioni incise ed a rilievo si ebbero in tombe eneo- 35) hanno forma di crescente lunare o di corna lunate,
litiche, ad es. nella stazione di Lapa de Rotura, con la punta volta in alto, sorgenti da un breve so-
Setubal ('). Tuttavia l'esilità degli oggetti può averli stegno verticale, segno che si ripete ancora più di-
portati nella tomba insieme al terriccio, perciò non stinto e leggermente ingrandito sopra al pilastro me-
se ne può tener conto per un criterio cronologico. diano, che sorge nella maggior cella b, a sostegno

Fig. 3 3. — Veduta del corridoio d'accesso alla -tomba XIX.

Sep. XIX. Questa tomba è scavata a non grande
distanza dalle due tombe III e V e, come queste, ha
un lungo corridoio di accesso o prodromos, di m. 5,30
di lunghezza, stretto e profondo con scaletta di di-
scesa (figg. 33, 34, 35, 36, 37). Parimenti che nelle due
tombe XI, XII, la fronte della tomba presenta un pa-
diglione incavato, di circa un metro; sopra al portello,
circondato da incasso, un architrave rettangolare sporge
con spigoli vivi e taglienti. Per lo stretto sportello,
dalla soglia elevata sul fondo del prodromos, chiuso
da lastra e sbarrato da macèra di ciottoloni, si passa
all'anticella regolare, a, di m. 2,15 X 1,80, con una
traccia di colorazione in vivacissimo colore rosso-car-
minio su tutta la sua superficie, quale si ebbe in ca-
mere sepolcrali di età neolitica della Spagna (2). Ma
il maggiore interesse di questa cella è dato dai due

(') M. da Costa, Estacoes prekistoricas dos Arrenadas de
Setubal, in Archeologo Purtugues, a. 1903, p. 266, fìgg. 130 146.
(a) Hoernes, Urgeschichte der bildenden Kunst, p. 286.

del vasto soffitto pianeggiante (m. 2,55 X 2,60), nel
quale anche il segmento verticale su cui si comportano
le due corna ha maggiore larghezza ed una certa
modellazione (fig. 37). Cosicché io ritengo ammissibile
che nei tre segni il primitivo scultore abbia voluto
esprimere, con una stilizzazione già progredita, il
capo di un toro, veduto di fronte con le sue corna
lunate. La posizione dei segni, tanto nell'anticella
che nella cella maggiore, dove il segno campeggia ancora
in parte dipinto di rosso, sovra al pilastro mediano,
che è elemento statico e decorativo, dimostra che i
segni dovevano avere non solo carattere distintivo, ma
religioso, apotropaico, a difesa della tomba e dei de-
funti in essa raccolti. Essi debbono essere posti ac-
canto a quelli scolpiti nelle grotte sepolcrali di Cour-
jonnet, di Razet Croizard, nella Marna (') ed hanno,

(') Du Baye, Archéologie préhistorique, pp. 160,161, tav I,
II, V.
 
Annotationen