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ALGIIfillO. NUOVI SCAVI NELLA NECROPOLI PREISTORICA

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Sep. XXIV. È una tomba di bella conservazione
ed esecuzione, ma ancbe essa quasi completamente
spazzata (fig. 63). Ha un bel pozzetto circolare, an-
ticella, a, disegnata armonicamente, e cella maggiore, b,
che ha nella parte sinistra una fossa funeraria al-
quanto incavata nel fondo, con un accenno di padi-
glione od insenatura nella parete a capo di questa. Nel
fianco sinistro era scavata una grande nicchia o al-
cova.

Alla devastazione sfuggirono una grande piccozza
da scavo intera e varie frammentate ed una porzione di
braccialetto in calcare; nella nicchia a sinistra, con
resti dello scheletro e frammenti di grosso vaso non

Fig. 63. — Pianta della tomba XXIV. Scala 1.100.

di diam., c, la quale comunica con due celle, una di
fondo, e, molto grande (m. 3,40 X 2,00), con volta
curva e pavimento inclinato verso il fondo ed ampio
portello senza rincassi e l'altra, d, vicina alla porta
d'ingresso, a forno, con portello ampio, a stipiti ben
lavorati e soglia elevata. Nelle varie celle sono evi-
denti i guasti prodotti dai violatori, che schiantarono
gli stipiti dei portelli, per strappare le lastre di chiu-
sura, maltrattando le tombe dopo di aver manomesso
il deposito. La suppellettile anche qui fu scarsa e
malandata; 18 piccozze di scavo, di cui tre sole a
punte ed una a tagliente. Nelle due celle laterali a
e b si ebbe, con i pochi resti di scheletri, avanzi di
un tripode, di una fine tazzina a carena e di un va-
setto u lilipuziano ». Anche la cella maggiore non

Fig. 64. — Pianta della tomba XXV. Scala 1:100.

decorato, ebbesi uno spuntone di osso, tratto forse dal
radio di maiale, afh'latissimo (fig. 51, a) e acuminato,
come ne dettero anche stazioni e tombe eneolitiche,
la grotta di Capo S. Elia, quelle di Liguria, come i
giacimenti di Campos e di Parazuelos, in Spagna ed
i dolmen portoghesi di Monte Abrahao ('); il che del
resto è naturale, data la rarità e scarsezza delle armi
e strumenti metallici in quell'epoca.

Sep. XX V (fig. 64). Come le tombe I, III, V, anche
questa ha due gruppi di celle, uno dei quali meno
importante, a cui serve di accesso un solo pozzetto, p,
che in questa tomba è rotondo, con una scaletta
irregolare: il gruppo minore di celle è formato da
due celle consecutive, a e b; l'altro invece ha una
cella maggiore irregolare e tondeggiante di m. 3,64

(') Siret, Premières dges ecc., tavv. VII e X, 30, 54; Co-
lini, Bull, cit., A. XXVI, p. 209; Ribeiro, Notice sur quelques
stations et monuments du Monte Abrahao, pp. 48, 49.

dette che qualche resto di rozza ceramica ; meno po-
vere le due laterali; quella d (m. 1,90 X 1,30) con-
servava i resti di almeno quattro inumati, molti pen-
dagli di valve di pectunculus forate e di lamelle non
forate, e resti di piatti finissimi decorati come quelli
già dati dalle tombe XIII e XIX, a zone taccheg-
giate e riempite di rosso (fig. 56, 9) e tazzine finis-
sime con ornati a zig-zag, uscenti da triangoli a zone
cordali (fig. 18, 10,12) che sono tra i più delicati esem-
plari della figulina eneolitica. Una placchetta di scisto,
di forma all'incirca rettangolare (mm. 75 X 40) ri-
chiama i pendagli in scisto della necropoli del Porto-
gallo, che alcune volte sono di grandi dimensioni e
varia decorazione granita ('), talora invece piccole la-
minette, imitanti le ascie, come lo sono le laminette
in scisto micaceo, date dai sepolcri siculi di Melilli (2).

(') Estafo da Veiga, Antiquidades monumentile* do Al-
garve, II, 428, tav. XII.

(a) Orsi, Not. scavi, 1899, p. 69.
 
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