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533

A GROTTE ARTIFICIALI DI ANGHELU RDJU

534

rebrale. Dei 63 cranii classificati dal Sergi, 53 ap-
partengono alle varietà del gruppo che l'autore ha
distinto col noine di eurafricano, con forme comuni
al tipo mediterraneo e presentati in tutte le regioni
del bacino; 10 invece appartengono al gruppo degli
eurasici ed hanno le forme trovate nel continente
italiano e nella popolazione odierna e nella eneolitica
tardiva. Così, riassumendo le proprie osservazioni
nel recente lavoro sui caratteri risici della popola-

Eurasici, variazioni da 81 a 80,'2.

Indice nasale, da 42 a 52,2.

» facciale superiore da 49 a 54,1.
» orbitario superiore da 67,4 a 87,2.
i palato mascellare da 98,3 a 119,G.
n gnatico da 88,7 a 103,2.

L'indice cefalico degli eurafricani ha un estremo elevalo,
80,5, un ovoides che per le curve assomiglia allo sphenoides,
ma ha le forme del tipo lungo. L'altro estremo, indice 65,3. ha
per compagno un altro con indice 66,6 dello stesso tipo — il
pelasgico —; ma cosi bassi ve ne sono altri, che con quelli
della mesocefalia costituiscono variazioni di unico tipo morfo-
logico.

Anche i pochi eurasici presentano variazioni, dalla brachi-
cefalia minima all'altra più alta, indice 86,2.

L'indice nasale oscilla fra il leptorino ed il mesorino.

L'indice facciale superiore, meno pochi casi, è lepto-
prosopo.

I valori degli indici palato-mascellare e gnatico sono molto
dubbi.

Delle anomalie va notata principalmente la sutura persi-
stente dell'osso frontale, la quale si presenta nove volte sopra
62 cranii, un caso di prognatia e tre di profatnia. Inoltre la
maggior parte dei cranii presenta ossicini soprannumerari e
nelle fontanelle e nelle suture; qualcuno ha forte sviluppo degli
archi sopraorbitarii e prominenza della glabella.

La capacità cranica è calcolata secondo Welcher e nei
cranii in cui 6 possibile il calcolo si ha:



è



?

Elatt.

1295 ce.

Micro.

1107

Olig.

1331

Elatt,

1196







1261

Metr.

1444



1270



1444



1294



1464







1464

Olig.

1313



1491



1313



1491



1322







1304

Megal.

1518



1350



1580



1361



1538







1586

Metr.

1464



1720









Megal.

1576

zione sarda (La Sardegna, Torino-Roma, 1907, p. 15),
egli vede nei cranii di A. li. una maggioranza che è
una frazione della varietà mediterranea, con teste di
forma allungata, o dolico mesocefalica, di belle curve
e varie, e sono le forme elissoidali e le ovoidali in-
sieme con le pentagonali, forme di tipo mediterraneo,
predominante ad Anghelu Kuju. Frammisto a quelle
v'è un elemento estraneo, con forme e caratteri della
varietà eurasica, di origino asiatica, con testa larga
e relativamente corta, con forma predominante a cuneo,
frequente in tombe eneolitiche della penisola italica,
come nei sepolcreti della Francia, siano dolmeus o
allées couvertes, ed in Germania, nella Svizzera e
nella Spagna, come nelle Isole Britanniche. Ed il
Sergi concluderebbe che questa mescolanza, come an-
che i pochi oggetti metallici trovati nelle tombe di
A. R., dimostrano che già noi siamo all'epoca delle in-
vasioni asiatiche e per avere nell'isola questi elementi,
bisogna già pensare che l'Europa, e l'Italia con essa,
avesse già subito largamente questa invasione.

Io mi domando se nella suppellettile e nei dati
archeologici delle tombe di A. R. si possa vedere un
riflesso di questa duplicità di razza che l'antropo-
logo riesce a cogliere; forse a questo riguardo può
avere valore la varietà della ceramica ad impasto
nero e levigata, a sagome angolari, e quella chiara
ad impressioni, e specialmente in quel fatto, certo
notevole, delle tombe come la III, la V, la XXV,
che presentano al pozzetto di accesso un piccolo
gruppo di cellette secondarie, distinte dal principale,
e di più modeste dimensioni, che farebbero pensare

Classificati:





?

Microcefali



1

Elattocefali

1

4

Oligocefali

1

6

Metriocefali

6

1

Megalocefali

5

1

Media

1490,4 ce.

1308 ce.

Queste cifre dimostrano all'evidenza che tutta la popola-
zione della Sardegna, cui appartengono quei cranii e quelle
tombe di Anghelu Ruju, non aveva una capacità cranica pic-
cola, e quindi naturalmente non un piccolo volume cerebrale.
Nei maschi la capacità è fra metrio e megalocefalo, nelle fem-
mine naturalmente la capacità è minore e la maggioranza è
fra elatto ed oligoccfala, secondo la mia classificazione.

Giuseppe Sergi.
 
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