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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 19.1908

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Ghislanzoni, Ettore: Il rilievo gladiatorio di Chieti
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https://doi.org/10.11588/diglit.9316#0318

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565

IL RILIEVO GLADIATORIO DI CHIETI

566

lastra - 21 - ha il corpo di prospetto e il capo di
profilo destro ; e deposto a terra lo scudo rotondo (fram-
mentato nella parte esterna), alza la mano sinistra
mentre con la destra (che manca nella pietra con gran
parte del braccio) certamente stringeva l'arma; è
dunque in quell'atteggiamento proprio del gladiatore
che chiede la missio, come abbiamo già avuto occa-
sione di notare. L'altro - 20 - volge le spalle allo
spettatore, il braccio destro alzato in atto energico e il
viso, di profilo destro, guarda in alto allo stesso punto
a cui guarda pure il suo vinto competitore, certo per
conoscere se l'editor conceda o neghi al vinto la grazia
della vita.

Questi due gladiatori hanno dunque armi ben di-
verse dagli altri fin qui descritti. Nei monumenti che
conosco, altre coppie trovo identiche. Ricordo qui i due
gladiatori che sono nell'estremità sinistra della zona

Fig. 12. — Armi di gladiatore (mirmillone ?)
(Da una lucerna fittile).

centrale del rilievo marmoreo pompeiano (') (tav. IV),
e i due che sono ritratti nel musaico romano ora a
Madrid, insieme a quello già citato (p. 556), musaico
che è stato riprodotto dal Winckelmann (2). Le armi
di questi gladiatori sono assai chiaramente rappresen-
tate nella lucerna fittile del Borioni (3) e qui le ri-
produco isolate (fig. 12).

Il Meier (4), dopo un accurato esame dei testi e
dei monumenti, è giunto alla conclusione che il ge-
nere comunissimo dei gladiatori denominati mirmilloni
era di leggera armatura. E dà ragione alle argomen-
tazioni di lui un bassorilievo dell'Ermitage pubbli-

(') È forse una coincidenza solo casuale che così nel ri-
lievo del Museo di Napoli, come in quello teatino, una coppia
di tali gladiatori occupi l'estremità sinistra del rilievo? 0 di-
pende ciò dal fatto che con combattimenti di tali gladiatori si
cominciava e finiva lo spettacolo ?

(a) Moti. Ant. ined., II n, tav. 198.

(3) Op. cit. tav. 95.

(4) Op. cit, p. 37 e segg,

cato molti anni or sono ('), rappresentante un gladia-
tore di leggera armatura e mirmillone certamente,
come assicura l'iscrizione letta soltanto da poco
tempo (2). In quel rilievo, a dir vero, il gladiatore
non ha la tunica, ma la mancanza di questo indumento
non può essere argomento sufficiente per impugnare le
conclusioni del Meier, essendo noto che anche i traci
spesso vestivano la iì-w/ju'g (vedi per es. le lucerne del
Museo delle Terme, qui riprodotte a tav. V, 3 e 6) e
che talvolta pure i sanniti avevano una veste (3). Vero è
che il trovare in tre monumenti di età ben diversa,
nei quali però le particolarità dell'armatura sono assai
chiaramente ed accuratamente indicate, gli stessi gla-
diatori vestiti di tunica, fa nascere il sospetto che
questi combattenti portassero così fatta veste di con-
sueto (4). E si aggiunga che non può dirsi neppure
provato (5) (è questa anzi la difficoltà più grave, per
cui la congettura del Meier da alcuno non è stata
accettata) che i mirmilloni combattessero fra loro,
essendo invece essi di ordinario combinati in coppia
o coi reziarii o coi traci. E finora non si conosce
neppure una rappresentanza di lotte gladiatorie in cui
si possa riconoscere un duello di un mirmillone con
un trace o con un reziario. Però in una lucerna del
Museo delle Terme, finora non conosciuta (tav. V, l),
sono ritratte tre armature complete, delle quali due
sono di traci (una di trace con parma quadrata e
sica ricurva, l'altra di trace con parma rotonda e
gladius) e la terza è certamente simile all'armatura
dei gladiatori che ora esaminiamo, e che il Meier
chiama mirmilloni, con la sola differenza che vi manca
la tunica. Sappiamo che le armature di gladiatori ri-

(') Sayet et Desarnod, Album d'un voyage en Turquie ecc ,
tav. 48.

(a) Athen. Mittheil., 1884, p. 213 e seg. Su questo impor-
tante rilievo, pur troppo assai danneggiato, ha richiamato l'atten-
zione il Lafaye nel suo citato e lodato articolo Gladiator, nel
Dictionn. des antiq., di Daremberg et Saglio, voi. II n, p. 1588.

(3) Westdeutsche Zeiischrift, 1, p. 167, tav. IV, 5; alle volte
i gladiatori hanno un balteo assai alto che giunge alle mam-
melle. Anche i reziari vestivano talvolta la tunica (Juven. Sat.
VIII, 206).

(*) Il Meier però ritiene essere mirmilloni altri gladiatori
di leggera armatura non tunicati ; ad es. la quarta coppia di
sinistra del rilievo a stucco del Monumento di Scauro.

(s) Il Meier (op. cit, p. 41) ha creduto di poter stabilire
che si componevano coppie di soli mirmilloni, correggendo in-
gegnosamente una iscrizione greca (C. /. Gr., 2164); ma il Fried-
lander (op. cit, II6, p. 533) non crede che le argomentazioni
del Meier siano sufficienti per fare accettare le sue deduzioni.
 
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