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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 19.1908

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Ghislanzoni, Ettore: Il rilievo gladiatorio di Chieti
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https://doi.org/10.11588/diglit.9316#0338

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IL RILIEVO GLADIATORIO DI CHIETI

606

Augusto nella processione dell' Ara Pacis è tutt' altro
che levigata (') ; in certi punti del volto, ad es. nella
gota e nel mento, si possono contare quasi i colpi
di scalpello.

Questa diversità di finite/za probabilmente di-
pende dal fatto che il fregio dei gladiatori era più
in basso e quindi più vicino che il frontone a chi
guardava il monumento?

Devesi ad ogni modo escludere che le due parti
siano di mano diversa; certe somiglianze tanto più

Pio. 24. - Rilievo di Villa Medici.

notevoli, in quanto che, come abbiamo notato, ben
diversa era la scena, tolgono ogni dubbio. I due
harenarii - 17 e 19 del fregio - assomigliano troppo
ai due spettatori - 21 e 22 del frontone-; e cosi pur
la tunica di questi harenarii è trattata in maniera
del tutto conforme alla maniera colla quale è trattata
la tunica dei due apparitores - 6 e 7 del frontone -.
Anche il bel giovanetto - 27 - più a destra assomiglia
assai nel volto e nella acconciatura del capo al gla-
diatore 11, che a capo scoperto sta nel mezzo della
lastra centrale.

Ad onta della rozzezza della esecuzione il fron-
tone ci sembra, come composizione, assai meglio riu-

0 Vedi la bella riproduzione di quella testa nella tftv. IV
del recente studio dello Studniczka, Zur Ara Pacis in sàchs
Abhandl. philol.-hist. Klasse XXVII, p. 901 e segg.

Monumenti Antichi — Vol. XIX.

scito che il fregio: per esso anzi possiamo riconoscere
nell'autore qualità artistiche non spregevoli. Le poche
teste conservate ci paiono assai espressive. Si osservi
il volto dei tre spettatori - 12, 21, 22 -. In essi ri-
troviamo quella fedeltà e quel senso sobrio della ve-
rità che è caratteristica dell'arte italico-romana (')
ancora non soffocata dall'ellenismo prevalente dall'età
dei Flavii in poi. Si osservi inoltre quanta effi-
cacia nell'atteggiamento dello spettatore che esamina
attentamente l'oggetto che estrae dal cofanetto, dello
spettatore -16 - (purtroppo assai guasto), che sembra
parli all'orecchio à^W editor, del giovanetto - 29 - che
con ingenuità si volge ai tibiciui: quanta voluta
ed efficace brutalità nei tre uomini e nella donna

Fig. 25. - Spettatori 7, 9, 20, 21, 22 del frontone del
monumento di Chieti.

che nel rilievo rappresentano i sempre rumoreggianti

fullati.

Vero è però che lo scultore aveva dei modelli qui
in Italia ai quali inspirarsi. L'arte romana aveva rap-
presentato una folla di persone in atteggiamenti solenni
nella processione dell'ara Pacis: e forse là lo scultore
del rilievo teatino aveva appreso a diminuire la pe-
santezza che può produrre una tale rappresentanza,
alternando moderatamente e opportunatamente la di-
rezione del loro volto.

Il monumento Augusteo non rimase senza imita-
zioni, come stanno a dimostrare i rilievi di Villa

(') Cfr. Studniczka, Trophaeum Traiani (Sàchs. Abhandl.
philol.-philosoph Klasse, 1904, p. 132 e segg.; Furtwàngler,
Das Tropaion von Adamklissi p. 509 (Bayer. Abhandl. phi-
lol.-philosoph. Klasse, XXII).

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