Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Hinweis: Ihre bisherige Sitzung ist abgelaufen. Sie arbeiten in einer neuen Sitzung weiter.
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 20.1910

DOI Artikel:
Gàbrici, Ettore: Necropoli di età ellenistica: a Teano dei Sidicini
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9319#0016
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
15

NECROPOLI DI ETÀ ELLENISTICA

16

di nota che essa conservi ancora l'abito greco in un
tempo di piena romanizzazione. La toga romana la-
sciava libero il braccio destro e, passando al di sotto
di questo, formava sul petto il sinus. Qui invece l'abito
è avvolto intorno al corpo ben diversamente, e non
può che essere lo hirnalion, coprendo il braccio destro,
che è ripiegato sul petto, secondo il costume greco.

Sopra altri frammenti di stele a edicola, in tufo
trachitico, si legge:

«) C-NVM/V\( (cm. 24X 24);
fi) C • CEI Vj (cm. 22 X 21).

Fig. 7.

Ricorderò pure un cippo di tufo grigio con busto
ad altorilievo e l'iscrizione SERGIA • L • F • MAIOR,
ed infine un altro cippo di travertino a forma di edi-
cola, nella quale vedesi in rilievo il busto della de-
funta, di cui resta il nome

SANDRA.

Molti frammenti di pietra tufacea, come a dire
zampe, teste di leone, cornici, rilievi floreali ecc., sono
avanzi di sepolcri monumentali fuori terra, abbattuti
e distrutti, quando l'area del fondo cominciò ad es-
sere coltivata.

Le tombe con copertura a tetto.

Le sepolture romane menzionate sono troppo
note e troppo povere di suppellettile funebre, perchè
metta conto di soffermarsi a discorrerne. Il sepolcreto
Gradavola racchiude una categoria di tombe ben de-
terminata per forma e materiali costruttivi, per tecto-
nica e materiali ornamentali, per rito e suppellettile.
A preferenza di tutte le altre se ne rinvennero in
ogni punto, e se si tien conto di quelle già frugate,
che rappresentano in proporzione il venti per cento,
le tombe scoperte durante questo scavo superano il
numero di duecentoquaranta. Il materiale costruttivo
è di pietra tufacea grigiastra di facile lavorazione,
la quale, per agenti chimici del sottosuolo stesso,
assume quasi sempre, dove più dove meno, una leg-
giadra colorazione violacea. Ridotti in lastre rettan-
golari dello spessore di cm. 25 a 30 in media, e
di varia larghezza ed altezza, questi parallelepipedi
sono collocati in modo, da limitare uno spazio ret-
tangolare con nicchiette laterali nel modo seguente.
Sopra una platea rettangolare di lastre di tufo pog-
gia un primo filare di pietre che limita il rettangolo,
e su di esso filare sono collocate lastre parallelepi-
pedo con le facce interne alquanto più in dentro ri-
spetto a quelle del filare sottostante, così da origi-
nare una risega nella parte più bassa della tomba.
Tali lastre, quasi sempre collocate a distanza l'una
dall'altra sulle pareti lunghe, formano, coi vuoti ret-
tangolari intermedii, delle nicchiette o loculi di una
altezza pari a quella delle pietre laterali e di una
profondità pari allo spessore delle medesime, che non
è minore di cm. 25. Il fondo delle nicchie è formato
da lastre addossate alla loro apertura esterna. Il nu-
mero loro varia da due a sei. Quando è pari, vi è
per lo più simmetria nella disposizione; ma v'ha
pure dei casi in cui questa manca, come nella tomba
86, e di altri in cui manca assolutamente ogni nic-
chia. I parallelepipedi, le cui facce interne ben levi-
gate formano le pareti della cassa al di sopra della
risega, sono tutti di una medesima altezza nella stessa
tomba e sorreggono alla lor volta un filare di paral-
lelepipedi con forte aggetto di dentro e di fuori, il
cui ufficio è quello di offrire un coronamento o ci-
masa alla parete interna con la loro sagoma, ed al-
tresì un solido punto d'appoggio ai lastroni della co-
 
Annotationen