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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 20.1910

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Taramelli, Antonio: Il Nuraghe Lugherras: presso Paulilatino
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https://doi.org/10.11588/diglit.9319#0118

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215

IL NURAGHE LTJGHERRAS PRESSO PAULILATINO

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primitiva. Forse fu un lavoro affrettato o dettato da
un grave pericolo, diretto a meglio afforzare il nucleo
nuragico, e a difendere anche il gruppo di mo-
deste capanne formatosi attorno al maggior centro.
Anche nei due nuraghi esplorati di Palmavera e di
Losa (') un recinto esteriore circondava il borgo ed
anche in questi due casi la tecnica apparisce più tra-

Materiali preistorici raccolti nello scavo.

La massa di materiale offerta dallo scavo, se non
fu eccessivamente copiosa, tuttavia per la sua qua-
lità e per le condizioni del ritrovamento fu tale da
confermare quanto veniva provato dal carattere co-
struttivo dell'edifico e confortare la tesi dell'abitabi-

Fig. 26. — Ceramica con decorazioni impresse.

scurata e più frettolosa l'opera, attestando un pe-
riodo di gravi e pressanti preoccupazioni di difesa,
che appare presso a poco in tutti i centri nuragici
dell'isola sinora esaminati e che si deve attribuire
per ciò ad una causa comune. E forse il momento in
cui divengono minacciosi gli sforzi di penetrazione
dei coloni Fenieì dalle sedi litoranee di Tharros e
di Cornus, così da rendere necessaria una rapida forti-
ficazione dei borghi indigeni ed una difesa più adatta
contro nemici provveduti di una coesione militare e
di mezzi di combattimento superiori a quelli dei
Sardi.

lità dell'edificio nuragico già chiaramente provata
dallo scavo del nuraghe Palmavera di Alghero (').

La cella maggiore era stata evidentemente spaz-
zata e sgombrata da coloro che l'adibirono a favissa
del tempietto, specialmente quando il pavimento della
camera fu scavato per praticare la fossa per seppel-
lire i primi depositi del tempio. Si raccolsero tutta-
via alcuni frustoli di ceramica grossolana e di carat-
tere preistorico, sfuggiti a quella rinnettatura, special-
mente nell'andito d'ingresso. Sgomberato tutto il
materiale votivo si ebbero quivi e nella nicchia del-
l'ingresso alcuni cocci di ceramica di vario spessore,

(') Per il recinto di Losa, vedi il rilievo del sig. Nissardi,
in Pinza, op. cit., tav. VII.

(') Nei Monumenti antichi, editi dalla E. Accademia dei
Lincei, voi. XIX, p. 11 sg.
 
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