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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 20.1910

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Mosso, Angelo: La necropoli neolitica di Molfetta
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https://doi.org/10.11588/diglit.9319#0143

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LA. NECROPOLI NEOLITICA DI MOLFETTA

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zione verticale. Sull'orlo vi sono cinque linguette pure
perforate verticalmente. Diametro superiore m. 0,065.
Dentro al vaso eravi una materia rossa che analizzata
si riconobbe essere ocra di ferro. Anche questo è un

alta m. 0,055, con manico a nastro di m. 0,015 che
sporge alquanto sull'orlo. L'argilla rossa è cotta ine-
gualmente con parti rosse e brune.

Nella fossa 35 (fig. 19) lo scheletro ha le braccia

Fig. 16 a.

Fig. 16*.

Fig. 17.

segno caratteristico dell'età neolitica, e l'ocra di ferro
trovasi nelle tombe dalla Liguria alla Sicilia.

Nella fossa 36 (fig. 17) abbiamo un altro sche-
letro non rannicchiato, che tiene le gambe leggermente
flesse sulle ginocchia, e le pietre che circondavano la
tomba lunga m. 1,40 formano una insenatura laterale
dove penetrano i piedi. Uno di questi scheletri gia-
ceva sul dorso, e dentro la tomba, presso il cranio,
trovammo la piccola tazza rappresentata dalla fig. 18,
Monumenti Antichi — Vol. XX.

distese; giace sul dorso e ha le coscio piegate sul-
l'addome e le gambe flesse. La tomba fu rovistata
prima. Del cranio vedesi la mandibola inferiore e l'oc-
cipite. È probabile che tali scheletri non fossero più
imballati entro tela o pelli come i precedenti ; alla fine
del neolitico si era cominciato a seppellire i cadaveri
colle gambe leggermente piegate, sebbene si conser-
vasse ancora l'uso di mettere i cadaveri nella posi-
zione fetale. Non vi è dunque alcuna uniformità nella

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