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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 20.1910

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Mosso, Angelo: La necropoli neolitica di Molfetta
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https://doi.org/10.11588/diglit.9319#0149

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277

LA NECROPOLI NEOLITICA DI MOLFETTA

278

CAPITOLO III.
Fol'in;i dei vasi.

§ 1-

Ceramica di terra nera lustra.

Incomincio colle coppe e le tazze nere lustre che
appartengono alla ceramica di lusso. Nella grande
trincea D,tav. I, alla profondità di mezzo metro, trovai
il frammento (fìg. 23) che appartiene ad mia coppa
lustra, di forma elegante e identica nel profilo ad altre
coppe che trovai nei dolmen di Bisceglie e di Leu-
caspide presso Taranto. Essa ha il fondo a callotta
con alto orlo poco incavato e labbro riversato all'esterno.
11 diametro massimo è di m. 0,14. La superficie in-
terna ed esterna splendente. La brunitura però non
è molto accurata, perchè si vedono i colpi di stecca.

Le coppe emisferiche sono comuni nelle stazioni
neolitiche di Molfetta: spesso sono un poco rientranti
sotto l'orlo. Forme simili, più o meno profonde, tro-

Fig. 23.

varonsi a Phaestos e Cnossos, e ne pubblicai già le
figure (').

Una gi-ande coppa del diametro di m. 0,24 (fig. 24)
ha un'ansa a linguetta larga m. 0,06 al bordo supe-
riore, la quale sporge m. 0,15, spessa un centimetro.
Di tali anse a 'linguetta, ne trovammo più piccole
e di un tipo che si conservò comune nelle epoche
successive fino all'età del ferro. Il bordo del vaso si
piega all'interno ad angolo retto, e forma un anello
piano di due centimetri intorno all'apertura. L'argilla
mescolata col carbone ha un colore intensamente nero
alla superficie interna ed esterna, che sono bene li-
sciate. Le pareti hanno lo spessore di m. 0,012. Al-
tezza del frammento, che servì per fare il disegno,
m. 0,11 dal bordo superiore.

Tali recipienti non servivano per bere, nè per te-

(') Monumenti antichi, XIX fig. 2G.

nere liquidi, essendo troppo ripiegato all'interno l'orlo
del vaso. Descriverò in una prossima pubblicazione
sui villaggi che scavai presso Arcevia altri vasi del-
l'epoca del bronzo che hanno un bordo identico.

Un'altra grande coppa nera (fig. 25) a superficie
liscia ha il manico a nastro rotto. Questo è uno dei

Fig. 24.

rari vasi col manico sporgente sopra il bordo, che siansi
trovati nel terreno neolitico di Molfetta. L'apertura col
diametro di m. 0,20, altezza m. 0,11 : fondo globoso.

Mi limito a presentare questi tre vasi di argilla
nera fine, i quali dimostrano che anche in Italia i
neolitici conobbero la ceramica nera e lucida, come
nell'Egeo, dove i figlili avevano lavorato un bucchero
anche migliore.

Frammenti di tazze col corpo globoso con largo
labbro quasi orizzontale e molto sporgente all'infuori

1ÙG. 25.

ne trovai parecchi, e qui riproduco in profilo alcuni
frammenti di questi vasi (fig. 26 a, b,c), che sono meno
fini e lustri dei precedenti collo spessore di un cen-
timetro, superficie nera all'interno ed all'esterno (').

(') Colini ne descrisse di simili per la Valle della Vibrata.
Bull, paletti. Hai, XXXIII, p. 129, tav. XI, 7. Anche Mayer
aveva trovato tali forme nel fondo Spadavecchia, p. 70.
 
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