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LE PIETRE FUNERARIE FELSINEE
AVVERTENZA
A questo mio scritto, contenente la descrizione e
lo studio di una rozza, ma importantissima espres-
sione artistica bolognese dei secoli V e IV avanti
Cristo, sento il dovere di far precedere due parole
di avvertenza.
Edoardo Brizio, il compianto Maestro che primo
mi avviò nell'arduo cammino della scienza archeolo-
gica, pochi mesi innanzi la sua improvvisa e lagri-
mata morte, mi aveva proposto lo studio delle pietre
funerarie felsinee, studio a cui egli aveva già indi-
rizzato la mente, ma che a me concesse con la libe-
ralità in lui consueta verso i suoi discepoli.
Gherardo Ghirardiui fu il primo a ricevere da
me il lavoro compiuto, lo presentò a questa illustre
Accademia e ne propose, insieme a L. A. Milani, che
pure caldamente ringrazio, la inserzione nei Monumenti
antichi. Al mio venerato Direttore si rivolge oggi il
mio pensiero riconoscente per le parole d'incoraggia-
mento, per i consigli preziosi, per il vivo interesse
infine che sempre mi addimostrò durante i mesi che
hanno preceduto la stampa del manoscritto.
Credo adunque di compiere un atto doveroso di
gratitudine e di omaggio con l'offrire queste mie
pagine non solo alla memoria di Chi mi fu sapiente
ed amoroso Maestro, ma anche alla chiara Persona
che dirige l'Istituto a cui mi onoro di appartenere.
Pericle Ducati.
Monumenti Antichi — Vol. XX.
21!
LE PIETRE FUNERARIE FELSINEE
AVVERTENZA
A questo mio scritto, contenente la descrizione e
lo studio di una rozza, ma importantissima espres-
sione artistica bolognese dei secoli V e IV avanti
Cristo, sento il dovere di far precedere due parole
di avvertenza.
Edoardo Brizio, il compianto Maestro che primo
mi avviò nell'arduo cammino della scienza archeolo-
gica, pochi mesi innanzi la sua improvvisa e lagri-
mata morte, mi aveva proposto lo studio delle pietre
funerarie felsinee, studio a cui egli aveva già indi-
rizzato la mente, ma che a me concesse con la libe-
ralità in lui consueta verso i suoi discepoli.
Gherardo Ghirardiui fu il primo a ricevere da
me il lavoro compiuto, lo presentò a questa illustre
Accademia e ne propose, insieme a L. A. Milani, che
pure caldamente ringrazio, la inserzione nei Monumenti
antichi. Al mio venerato Direttore si rivolge oggi il
mio pensiero riconoscente per le parole d'incoraggia-
mento, per i consigli preziosi, per il vivo interesse
infine che sempre mi addimostrò durante i mesi che
hanno preceduto la stampa del manoscritto.
Credo adunque di compiere un atto doveroso di
gratitudine e di omaggio con l'offrire queste mie
pagine non solo alla memoria di Chi mi fu sapiente
ed amoroso Maestro, ma anche alla chiara Persona
che dirige l'Istituto a cui mi onoro di appartenere.
Pericle Ducati.
Monumenti Antichi — Vol. XX.
21!