Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]: Monumenti antichi (20.1910)

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IjE pietre funerarie felsinee

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1. Tazza (Zannoni, Certosa, tav. LXXVIII, 8-9)
a figure rosse con scene atletiche (Pellegrini, n. 397).

2. Kelebe (Zannoni, ivi, tav. LXXVIII, 6-7) a
figure rosse: A — Apollo seduto con Artemide accanto:
ai fianchi due giovani, Oreste e Pilade. B — Tre
figure ammantate (Pellegrini n. 221).

3. Frammenti di oinochoe.

4. Frammenti di tazzetta a vernice nera.

Terzo gruppo.
N. 183. Stele ovoidale.

Il lato A (fig. 21) esibisce una palmetta a sette
foglie che esce da due viticci con melograno a ciascun
lato alla base.

Il lato B (lig. 20) ha un ramo di edera con un
grappolo tondo in cima.

Alt. totale, m. 0,57; alt. della parte fuori del ter-
reno, m. 0,45 ; largii, massima, m. 0,405.

Zannoni, Certosa, tav. LXXXVII, A e B, p. 330.

Il sepolcro n. 253, che ha dato questa stele, con-
teneva i seguenti oggetti :
Ceramica:
1. Pelike a figure rosse. Da un lato è un giovane
con clamide e petaso in corsa; nell'altro lato è la
figura della donzella che egli insegue (Zannoni, Cer-
tosa, tav. LXXXVII, 3. 4; Pellegrini, n. 165).
Vetro:
1. Sferetta di colore azzurro.
Ferro:

1. Tre lunghe cuspidi di lancia con puntali.

2. Armilla.

N. 184. Parte superiore di stele ovoidale fram-
mentata.

In un lato, dentro una cornice con motivo a spina
di pesce, appare, piuttosto corrosa, parte superiore di
una figura ammantata femminile diretta verso destra.
Nella mano essa tiene una conocchia con filo tutto
avvolto intorno.

Alt., m. 0,58 ; largii, massima, m. 0,50.

Zannoni, Certosa, tav. C, 13, 15, p. 351. — Brunn,
Abhandlungen ecc., XVIII, I, p. 153. — Mon-
telius, voi. I, p. 465, c. — Rendiconti dei Lincei,
1910, p. 266 (Ducati).

Proviene questa parte di stele dalla tomba n. 298
e serviva di coperchio ad un dolio (Zannoni, Certosa,

tav. C, fìg. 2) d'impasto grossolano e rossiccio. Dentro
il dolio erano due fibule di tipo Certosa (Zannoni,
ivi, tav. C, fig. 3).

N. 185. Parte laterale a destra di stele.
Su di un lato sorge da un calice una palmetta
che doveva essere a nove foglie.

Alt. attuale, m. 0,47 ; largh. massima, m. 0,34.

Zannoni, Certosa, tav. CU, n. 2, p. 352.

Questo frammento di stele si rinvenne nel terreno
soprastante i sepolcri n. 305, 307, 308.

N. 186. Frammenti laterali a destra di stele.

Su di un lato di questi due frammenti si ha una
cornice con ornato a spina di pesce; vicino sono gli
avanzi di una figura ammantata diretta verso destra
ed afferrante con la sinistra un ramoscello.

Alt. attuale, m. 0,60 ; largh. attuale, m. 0,30.

Zannoni, Certosa, tav. CU, n. 3. p. 352.

Questi due frammenti si rinvennero nel terreno
soprastante ai sepolcri n. 305, 307, 308.

N. 187. Stele coi fianchi irregolarmente verticali
ed il contorno superiore irregolare.

Il lato A (fig. 62) è piuttosto corroso. Vi si ricono-
scono tuttavia due figure: quella a sinistra è di uomo
barbuto senza baffi, seduto su sedia; esso trae a sè una
donna situata a livello più basso, che ha ampia chioma
ed ha il braccio sinistro ripiegato con la mano im-
pugnante un oggetto rotondo (pomo?).

Il lato B (fig. 85) ha due zone divise da un sem-
plice listello rilevato e limitate da una semplice cornice
che segue l'orlo della stele. La zona inferiore ha la figura
di un uomo nudo che danza con una donna che,
pure danzando, alza il vestito dalle lunghe maniche
e rivolge il viso verso il compagno. In mezzo a queste
due figure è deposto sul terreno un cratere, come ap-
pare, a volute.

Nella zona superiore è un uomo nudo che procede
lentamente a cavallo verso sinistra, con la sinistra
al fianco.

Alt. totale, m. 1,16; alt. della parte scolpita,
m. 0,825; largii, massima, m. 0,60; largii, minima,
m. 0,60.