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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 20.1910

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Ducati, Pericle: Le pietre funerarie felsinee
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https://doi.org/10.11588/diglit.9319#0246

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PARTE SECONDA
STUDIO DELLE PIETRE

CAPITOLO PRIMO.

Cronologia di alcune pietre
desunta dai corredi delle tombe.

La discesa degli Etruschi nella pianura renana
non può rimontare al massimo al di là del 550; la
permanenza di essi Etruschi in Felsina, immuni
da fusione coi sopraggiunti Galli, può discendere sino
alla metà del secolo IV ('). In questo spazio di tempo,
comprendente circa due secoli, dovremmo pertanto
ritenere eseguite le pietre funerarie felsinee.

Ma sorge la domanda : in quale successione cro-
nologica possiamo noi distribuire questi segnacoli fu-
nebri? Ad essa domanda non si può rispondere se non
con l'esame del materiale ritrovato nelle diverse
tombe sormontate dalle pietre; e nei casi in cui, o per
mancanza di materiale, o per assenza di notizie esatte
e precise, non si può ricostruire il corredo delle tombe
di cui possediamo le stele e i cippi, il confronto sti-
listico, tettonico ed il confronto di contenuto, tra pietre
approssimativamente databili e pietre per cui manca.

\*) Queste parole presuppongono la opinione della venuta
degli Etruschi dal sud e della loro differenza etnica dai rap-
presentanti la civiltà tipo-Villanova nel Bolognese; a tale opi-
nione io pieiaamente sottoscrivo. Per le date della civiltà
etrusca in Felsina, rimando a due miei scritti : Contributo
allo studio della civiltà etrusca in Felsina {Rendiconti dei
Lincei, 1909, pp. 192-223). — Osservazioni archeologiche sulla
permanenza degli Etruschi in Felsina nel secolo IV (Atti e
Memorie, 1908, pp. 54-91).

ogni base di datazione, possono fornirci un mezzo ac-
concio per riordinare cronologicamente la serie di questi
monumenti.

Avremmo le prime testimonianze funerarie degli
Etruschi nei dolii Aureli ('); di qualche decennio po-
steriore sarebbe la tomba edita dal von Duhn (2).

Come altrove ho notato, nei due scritti citati in
nota, la stele o il cippo è il monumento seriore
rispetto agli altri costituenti la tomba, alla stele o
al cippo pertinente: se gli oggetti del corredo fu-
nebre presentano caratteri tali da potere essere ascritti
a determinate età approssimativamente esatte, e se la
base di datazione per tutta la tomba deve essere de-
sunta dall'oggetto suo più recente ; la stele o il cippo,
scalpellato in occasione del seppellimento, deve di
necessità essere ritenuto più recente ancora di quel
dato oggetto che, prima di essere deposto accanto al
defunto, avrà servito per spazio, talora non breve, di
tempo nel mondo dei viventi.

Ora, la tomba felsinea più antica che sia a noi
pervenuta provvista della sua pietra, è quella già sor-
montata dal cippo che porta il n. 5 (fìg.3). Essa tomba
racchiudeva esclusivamente vasi attici a figure nere.

Il carattere generale del sepolcro (3), pur essendo
arcaico (e pure qui si hanno, come nella tomba edita
dal von Duhn, avanzi di ossa combuste dal rogo), palesa

(') Mélanges d'arch. et d'hist., 1907, p. 330 e seg. e p. 356
(Grenier). Rendiconti dei Lincei, 1909, p. 199 e seg.

(2) Atti e Memorie, 1890, pp. 1-17 con tavola.

(3) Si vedano i Rendiconti dei Lincei, 1909, p. 193 e seg.
 
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