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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 20.1910

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Ducati, Pericle: Le pietre funerarie felsinee
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https://doi.org/10.11588/diglit.9319#0253

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LE PIETRE FUNERARIE FELSINEE

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di pietra durissima ed oscura, i secondi di docile tufo.
Tra le svariate forme dei cippi tufacei, quella edita in
Noi. scavi, 1887, tav. VII, 1, del tutto sferica, e
quella edita ivi, a tav. VII, l-bis, a semisfera, ram-
mentano assai da vicino i tipi 3° e 4° dei cippi fel-
sinei. Queste pietre di Orvieto si rinvennero per lo più

Gli Etruschi, mantenitori, per quanto era loro pos-
sibile secondo la natura del suolo, di tal metodo di
seppellimento, serbarono il ricordo di questo metodo
pure nell'alta valle del Keno, a Marzabotto; ma, scesi
a Bologna, ove non più la troppo friabile arenaria
dei colli permetteva l'escavazione di camere, gli

Pig. 4. —• Cippo n. 6 e stele n. 25.

nel centro dei tumuletti o delle vòlte dei sepolcri a
camera, caratteristici della necropoli di detta città.

Ora cippi, foggiati a somiglianza degli orvietani
e dei felsinei, erano e sono tuttora posti in cima alle
tombe a dure lastre di travertino, proprie della necro-
poli di Marzabotto ('). Ovvio è lo sviluppo di tali
tombe, esibenti la forma di vera arca, dalle tombe a
camera, non più scavate nella dura roccia, come a
Corneto, a Chiusi, a Cervetri, ma rivestite di lastre,
come ad Orvieto.

(*) Sui sepolcri di Marzabotto si veda Brizio, nei Monu-
menti dei Lincei, I, p, 267 e segg.; sui cippi, ivi, a p. 270.

Etruschi, che già a Marzabotto avevano sostituito le
tombe ad arca a quelle a camera, usarono le tombe
larghe a fossa ove veniva calata la bara insieme con
il corredo funebre.

Ma che questa sostituzione non fosse totale, ci
ammonisce l'ampia tomba a lastre di duro travertino
del Giardino Margherita, tuttora in situ e derubata
in antico del suo contenuto (') ; tomba che sì viva-
mente ci richiama le simili e minori arche di Mar-

(l) Not. scavi, 1889, p. 180 e seg. (Brizio); la tomba con-
teneva pochi frammenti di un vaso a figure nere e di una tazza
grezza color cenere, un dischetto di osso ed una fìbulina di
bronzo con rivestimento di argento.
 
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