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531

LE PIETRE FUNERARIE FELSINEE

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la figura umana è stata espressamente impicciolita (').
La figura umana è divenuta un poppante; onde il
gruppo acquista un valore ben diverso, con contenuto
veramente mitologico.

Pure ammettendo il parallelismo tra il gruppo
della pantera o di altra belva e dell'uomo, ed il gruppo
della stele, dobbiamo ammettere una radicale mo-

ba con la lupa della stele n. 195. Sono pertanto in-
cline a supporre cbe su una di queste laminette fosse
il caratteristico gruppo della lupa e del bambino lat-
tante, riprodotto poi con sì grande fedeltà nella te-
nera molassa di una pietra funeraria felsinea.

Figure di belve, consimili alla lupa della stele
n. 195, credo cbe fossero riprodotte in un frammento

Fig. 24. — Stele, n. 195.

ditìcazione originariamente voluta per quest'ultimo.
Più che uua trasformazione, non attribuibile ad un
semplice scalpellatore felsineo, che nel secolo IV ha
saputo mantenere così fedelmente le forme arcaiche,
credo che si debba supporre una pretta derivazione
da un monumento ionico, esibente questo gruppo nel
medesimo significato che è nella stele.

Una laminetta di avorio da Corneto, già citata,
contiene una figura di cagna, che stringente analogia

(') L'impiccolimento è pure su laminetta bronzea arcaica
dell'Acropoli {Journal of Hell. St.. XIII, 256, fig. 25); ma
sono mantenute le due figure di belve, qui leoni, araldicamente
disposte.

n. 29 ed in un altro n. 55 (rìg. 25). In questo secondo
frammento il quadrupede procede lento verso destra;
ben otto poppe sono visibili. L'esagerato numero delle
mammelle, la loro monotona espressione, il rendi-
mento piuttosto schematico delle forme, m'inducono a
ritenere questa belva come espressione artistica assai
inferiore a quella sul n. 195, e degenerata, per esempio,
dalle arcaiche figure di leonesse dalle quattro turgide
poppe sul timpano della tomba cornetana delle leo-
nesse (Antike Denkmàler, li, tav. 42).

Nel frammento n. 29 sono tre gambe e parte del
corpo della belva; stringente è l'analogia di queste
gambe con quelle delle belve nei nn. 55 e 195; ora,
 
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