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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 20.1910

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Ducati, Pericle: Le pietre funerarie felsinee
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https://doi.org/10.11588/diglit.9319#0293

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LE PIETRE FUNERARIE FELSINEE

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Analoga figura è in un cratere di bronzo campano,
ora a Monaco (')•

Dapprima Scilla scaglia dei massi ; poi gli oggetti
branditi sono pugnali, remi, àncore, faci. Questo pos-
siamo noi notare nella nostra serie di stele, ove Scilla
che minacciosa innalza i pugnali è su di una delle
stele più recenti (nel riquadro del n. 12). Coi pu-

Una differenza notevole tra le figure felsinee del
mostro e quasi tutte quelle dell'Etruria centrale con-
siste nel fatto che, nelle prime, le gambe constante-
mente finiscono in corpo veramente serpentino, a testa
di vero serpente; nelle ultime, negli esemplari più
antichi, le gambe sono pisciformi ('), nei più recenti
finiscono a testa di cane, appuntita (2).

gnali o con le spade Scilla ci appare infatti su tardi
monumenti, quali una brocchetta di terracotta apula
{Monumenti dell'Instituto, III, tav. L1I, 1), un'urna
del Museo di Volterra (Martha, fig. 135), una cor-
niola viennese (Purtwangler, Gemmen, tav. XVIII, 68)
ove il viso di Scilla è divenuto vecchio e ripugnante
nella sua rugosità.

Ma, perchè questo temuto e venerato simbolo dei
pericoli del mare è stato introdotto nelle nostre stele
funerarie? La espressione della figura di Scilla, sia su
queste stele che sulle urne funerarie, non può avere
un mero scopo decorativo. La Scilla del n. 12 è, per
esempio, sullo spessore insieme alle figure di un dèmone

penti. Il luogo di rinvenimento di questa anfora ha la sua
importanza : è Cervetri.

Nell'arte romanica si hanno mostri consimili; così in un
capitello del duomo di Modena (Venturi, op. cit, III, fig. 142).

(') V. Munchner lahrbuch, 1908,2. Arch. Anzeiger, 1910,
48 segg., fig. 3.

(') Si veda la rappresentazione del frontone detto la Fon-
tana, a Sovana (Monumenti deWInstituto, III, tav. LVI, 1 ;
Martha, fig. 112).

(3) Es., l'urna del Museo Gregoriano, Museo Gregoriano,
I, tav. XCIII, 5 ; una terracotta edita nei Monumenti del-
Vlnstituto, III, tav. LUI, 1.
 
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