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563

le pietre funerarie felsinee

564

Così, nella parte destra del n. 24, la sola rimastaci,
v'è la unica rappresentazione di una roccia, espressa
in modo simile alle roccie di varie pitture vascu-
lari attiche, e sulla roccia è un arboscello cui piega
il defunto. Nel minuscolo esemplare n. 23 la solita
figura imberbe ed ammantata si avvicina forse un
nappo alla bocca; nel n. 50 il defunto è di fronte,
il torace è eccezionalmente scoperto, e nella destra
pende, a quel che pare, una corta frusta, allusione

Fig. 35. — Stole, n. 113.

al viaggio agl'Inferi su cocchio, che vedremo esem-
plificato da parecchie stele ; la figura qui di prospetto
ha i piedi divaricati, essendo inabile lo scalpellatore
ad esprimere uno di essi piedi di scorcio, seguendo i
modelli che potevano essergli offerti dalla ceramica
attica della seconda metà del secolo V.

Su bastone poggiano le mani i defunti nei nn. 43,
113 (fig. 35), 114 (fig. 36) e 116, e forse anche nel
n. 22; il bastone si allunga a forma di lancia o di
scettro nel n. 65, ed in queste stele costantemente
il defunto è diretto verso sinistra, palesando una assai
grande uniformità di espressione.

Anche nelle pietre con figure di donne si può no-
tare quello che ora si è visto a proposito delle figure
maschili ; cioè, di fronte ad alcune stele di carattere

ancora arcaico e con varietà di espressione, se ne no-
tano altre recenti, con uniformità di contenuto.

Di un esemplare (n. 140) è rimasta disgraziata-
mente solo la parte inferiore; la strettezza della cor-
nice e la tecnica stessa della figura interamente ri-
levata, senza indicazioni di particolari, parlano a fa-
vore della relativa arcaicità di questo esemplare. Per
compenso, meglio conservate sono altre due stele
(i nn. 118 e 174) che hanno comuni alcuni partico-

Fig. 36. — Stele, n 114.

lari: la sagoma della stele, il movimento della figura
verso sinistra, la presenza di due ramoscelli laterali
di edera, l'azione della defunta di afferrare con la destra
il ramoscello che le sta innanzi (fig. 37 e 38). È l'azione
che già vedemmo presso il defunto del n. 24. Le dif-
ferenze invece consistono nel rendimento del vestito
e nell'azione della mano sinistra. Nel n. 118 infatti
la donna ha nella sinistra una corona, offerta fune-
raria ; nel n. 174 la mano sinistra è ripiegata al
fianco, e vi è già quel gesto che diventa abituale
presso le seriori figure di donne sulle stele. Colà il
vestito è a sottana piuttosto corta e succinta, senza
indicazione di panneggiamento : quivi invece il vestito
è panneggiato a linee incise regolarmente, e sopra le
spalle, in modo simmetrico, è posto un mantello.
 
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