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571

LE PIETRE FUNERARIE FELSINEE

572

I quali versi hanno alla loro volta inspirato il limbo
di Dante" (Divina Commedia, Inferno, canto IV).

Ma se non suscita, a mio avviso, difficoltà la
presenza di simili piante sulle nostre stele, non sa-
prei darmi una ragione, senza ricorrere ad ipotesi
un pò ardite, dell'atto che costantemente ci appare
espresso da parto della persona defunta, dell'atto,
cioè, di afferrare l'arbusto. Solo pel n. 51, tenendo

La frequenza di figure di defunti distese su tarde
urne o sarcofagi e con patera in mano, sì da pale-
sare la loro dipendenza formale e concettuale da ciò
che si osserva nelle suddette pitture, nell'arcaico
gruppo cinerario della Città della Pieve (Not. scavi,
1888, tav. XIV. = Martha, fig. 233) e nella stele
Peruzzi, indurrebbe ad estendere il medesimo con-
cetto anche alle stele felsinee e di Marzabotto; ma

Fig. 41. — Stele, n. 96.

la figura effigiata un ramoscello, e non spuntando
questo ramoscello dal terreno, potrebbe trattarsi di
una semplice offerta del defunto.

L'azione dell'avvicinare alla bocca un nappo, ha la
sua piena corrispondenza con ciò che è espresso nella
unica stele figurata, a noi pervenuta, di Marzabotto,
già citata. Dobbiamo noi riconoscere nella espressione
di questo atto un residuo delle antiche rappresentanze
(tombe cornetane delle Leonesse, del Vecchio, dei
Vasi dipinti), o delle recenti (tombe dell'Orco e Go-
lini), di banchetti soliti ad adornare le tombe? Op-
pure dobbiamo noi vedere in questo atto una allu-
sione a determinate credenze dell'oltretomba?

una differenza notevole sarebbe data in queste stele
dall'essere la figura del defunto in piedi.

Ma in piedi è pure l'attico Lyseas nella stele fu-
neraria che lo raffigura, mentre tiene un kantharos
nella destra abbassata, un ramoscello nella sinistra
alzata (Athen. Mitt., 1879, tavv. I-II, 3), ed in piedi
è pure effigiato il defunto impugnante un kantharos
nella piccola stele di s. Ansano (Milani, Museo topo-
grafico, p. 127).

Credo che tali figure abbiano questa positura, pur
mantenendo il concetto primitivo del banchetto, per
le esigenze dello spazio disponibile della pietra, alto
e stretto; per tale causa la stessa posizione sarebbe
 
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