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LE PIETRE FUNERARIE FELSINEE

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all'inizio delle gambe anteriori; grosso e bassissimo
è il collo; tozzo e assai corto è il muso.

Questo carattere di pesantezza viene eliminato nel
cavallo del n. 188 (fig. 45), ove invece si hanno
forme troppo smilze ed allungate ; ivi, sulla testa del
cavaliere, era proprio imposto un elmo?

Con gli stessi caratteri, ma meno rigidi, ci appa-
risce il cavaliere sui due esemplari nn. 1G2 e 131 ;
nel n. 162 si ha lo stesso schema che nel n. 187, e

Altro indizio di sonorità di espressione artistica
in questi due esemplari, è offerto dalla indicazione
della criniera equina nel n. 162, in cui alla linea
longitudinale sono sostituiti piccoli tratteggi incisi
orizzontalmente.

La medesima espressione, dei corti tratteggi per la
criniera e dei piedi del cavaliere penzoloni a mezzo
il corpo del cavallo, si ha nell'esemplare n. 181 (fig. 44),
assai frammentato e corroso.

Fig. 42. — Stele, n. 130, lato B. Fig. 43. — Stele, n. 131, lato A.

cioè la piegatura del braccio sinistro verso la protome
del cavallo, la curvatura dell'altro braccio sull'anca
quasi ad impugnare la lancia; nulla più appare di
questo nella corrosa stele n. 131 (fig. 43). Tuttavia
da questi esemplari ci apparisce una novità assai
grande. Mentre negli esemplari precedenti, come nei
modelli e prototipi ellenici ed arcaici, le gambe del
cavaliere sono riportate nella parte anteriore del ca-
vallo, ora queste gambe, secondo il modo nostro di
cavalcare, stringono la parte mediana del corpo equino,
e così nella piccola stele n. 131 scorgiamo pendente
inerte un piede del defunto.

E qui sono altri indizi di seriorità uniti ad in-
congruenze e ad errori di disegno. Volendo accomo-
dare le figure del cavallo e del cavaliere nell'alto e
stretto spazio della stele, lo scalpellatore ha dato al
cavallo zampe enormemente lunghe, tanto che, dinanzi
a questo tardo e guasto rilievo, la mente ricorre su-
bito all'arcaico disegno del cavallo e del cavaliere
nella grotta Campana a Veio.

Il braccio destro è sulla cervice del cavallo; il
sinistro invece è piegato all'indietro sull'anca, ed è
appunto il sinistro braccio che tiene orizzontalmente
la lancia, la quale qui è effigiata a rilievo ed appa-
 
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