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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 20.1910

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Ducati, Pericle: Le pietre funerarie felsinee
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https://doi.org/10.11588/diglit.9319#0322

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013

LE PIETRE FUNERARIE FELSINEE

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tare di forma meno semplice, su specchio tuttora ar-
caico da Palestrina (Gerhard e Korte, Spiegel, t. 36:
sacrifizio bacchico); già di forme più tozze ci appa-
risce il monumento su altri specchi (Gerhard, Spiegel
t. XXXVIII, CXL, CCXG; Gerhard e Kòrte, ivi,
t. 125) 0).

L'altare, che ci apparisce da queste due stele,
ritengo che fosse parte integrante del rito funebre

fatte dai superstiti. Ed il giovine dèmone alato pare
che gradisca tale offerta, chè amichevolmente prende
la destra del defunto e pare che lo inviti a scendere
seco nel misterioso regno dei morti.

Nella stele u. 2 (lig. 59) il dèmone ha già una
offerta propiziatrice e già inizia il suo uffizio di guida
all' Orco, dirigendo a questo i passi ed invitando con
un corto bastoncino la defunta a seguirlo. Nella destra

etrusco e che qui sia il simbolo visibile degli atti
propiziatorii, diretti alle divinità infernali o ai dèmoni
esecutori del volere di queste divinità, perchè con be-
nevolenza sia guidata ed accolta la persona defunta
che sta per scendere all' Orco.

Sull'ara del n. 168 (fig. 58) è riconoscibile un re-
cipiente munito di alto manico, una larga ed ampia
cista (2) ; in questa cista riconoscerei una delle offerte

(1) Un simile altare, più che un trapeznforo, riconoscerei in
una bassa colonna di terracotta da Terravecchia presso Gran-
michele [Monumenti dei Lincei, Vili, 1897, p. 207 e seg.).

(2) Altare e cista assumono in tal modo un aspetto ana-
logo a quello, che gli stessi due oggetti hanno su agata del-
l'età repubblicana (Furtwtlngler, Gemmen, t. XX, 63).

Monumenti Antichi — Vol. XX.

il dèmone tiene la corta bacchetta o frustino che
forse dovrà adoperare nel condurre su cocchio agi' In-
feri la defunta; accenno consimile è nelle stele Ar-
noaldi n. 50, ove è il defunto stesso che tiene il
frustino, conforme a ciò che si è notato riguardo alle
scene col viaggio su carro, nelle quali, quando è ma-
schile la persona defunta, essa funge da auriga.

Nella sinistra il dèmone del n. 2 stringe invece
un oggetto piriforme od ovoidale; in esso non sarei
alieno dal riconoscere un uovo che, come oggetto pro-
piziatore per una persona defunta, ben a proposito
sarebbe rappresentato. È notissimo infatti che l'uovo
nel mondo orientale e nel mondo ellenico aveva larga

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