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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 20.1910

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Ducati, Pericle: Le pietre funerarie felsinee
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https://doi.org/10.11588/diglit.9319#0327

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LE PIETRE FUNERARIE FELSINEE

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bolico, che io mi sono peritato di attribuire a queste
stele. Ed allora si potrebbe addurre una correlazione
con un monumento di molti secoli posteriore, cioè con
la scena che adorna il salterio serbo di Monaco, in
cui un giovane, su letto, circondato dagli amici, ri-
ceve da un personaggio grande, nudo e scarno (ò -9à-
vaTog) la coppa della morte i1).

Oppure, come io credo, in realtà il defunto effi-
giato sulla stele della Certosa fu colpito dal martello,

§ 2. L'addio supremo.

Una stele di carattere tardo (Arnoaldi, n. 48) ci
esibisce una scena che, nel repertorio figurativo di
indole funeraria delle urne (') e dei sarcofagi (2) del-
l'ultimo periodo della civiltà etnisca, è frequente, cioè
il distacco della persona defunta da uno dei suoi più
cari parenti, l'ultimo e doloroso addio.

Nella pietra bolognese (tìg. 61) si ha quasi lo schema

Fio. 61. — Stele, n. 48.

cioè dalla Morte, quando stava sdraiato a mensa?
Vedremmo allora in questa rappresentazione di misto
carattere, reale ed idealistico, una allusione al genere
di morte improvvisa che colse il defunto cui appar-
teneva la stele. Sarei indotto a questa ultima ipotesi
anche dal carattere del tutto ingenuo e primitivo del-
l'arte, che nou suppone un simbolismo soverchiamente
evoluto, la quale cosa possiamo notare, osservando
pure il contenuto di tutte le altre stele, ove molto di
realistico è mescolato al simbolismo; ma ove questo
simbolismo è generalmente di carattere assai semplice
e perspicuo.

(') Strzygowski, Die Minialuren des serbischen Psalters der
Kónig. Hof- und Siaats-Bibliotek in Munchen (Denkschriften

che viene con favore raccolto dagli scalpellatori di sar-
cofagi romani imperiali, cioè lo schema della dextra-
rum junctio (3), in cui si perde quasi il primitivo si-
gnificato funerario, si accentua quello matrimoniale.
La pietra bolognese poi assume grande importanza,

der kais. Akademie der ìVissenschaften in Wien, 1906, v. LII) ;
si v. Millet in Revue archéologique, 1908, XI, p. 176eDiehl,
Manuel d'art byzantin, p. 794 (sec. XIV).

(') Es. Hicali, Monumenti per servire ecc., tav. CIV, 4;
Conestabile, Monumenti di Perugia, tav. IV; Inghirami, Mo-
numenti etruschi, I, tav. XXXVIII.

(a) Es. Monumenti, dell' Insti tuto, VIII, fav. XIX. a -
Martha, fig. 245; Micali, Monumenti per servire ecc., tav. LX
= Martha, fig. 248.

(3) Macchioro, op. cit., p. 77 e seg. ; Albertini, Mélange!
de Vécole francaise, 1904, p. 491.
 
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