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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 20.1910

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Ducati, Pericle: Le pietre funerarie felsinee
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https://doi.org/10.11588/diglit.9319#0343

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LE PIETRE FUNERARIE FELSINEE

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chioma e dalla barba irta, dai denti digrignanti, che
da solo adorna uno scarabeo arcaico greco, ma di
provenienza etnisca (').

Dato il carattere infernale e data la natura ma-
scolina di questa testa, crederei giusto denominarla
grecamente come un y^aqwviov nooOconsTov, un riscontro
al yoQymvnor: e, come dèmoni gorgonici, secondo i
monumenti arcaici, erai,o supposti esistere agi'Inferi,
così il gorgoneion stesso poteva avere il consimile
significato infernale, che senza dubbio possiede il no-
stro viso carontico. E questo ultimo, alla pari del
gorgoneion, potrebbe essere stato anche usato come
ànoxQonaìov e come tale, a mio credere, sarebbe
stato espresso nel già citato scarabeo arcaico (*).

CAPITOLO IX.
Figure di guerrieri e scene di combattimento.

§ 1. Figure di guerrieri a piedi.

Nelle stele seguenti, che suddivido in due gruppi,
vediamo una singola figura di guerriero a piedi. Il
primo gruppo è composto dai nn. 34, 35, 44 (lato B),
62 (lato B), 73 (lato A), 80, 83 (lato B), 84 (lato B),
104, 107 (latoB), 109, 110, 156 (lato B), 192 (lato B).
Al secondo gruppo appartengono i nn. 90 e 181
(lato B).

Nelle stele del primo gruppo abbiamo un tipo di
guerriero noto a noi tino dal periodo proto-greco; è
il guerriero che s'inoltra verso sinistra e che, imbrac-
ciando uno scudo tutto toudo, il quale poi diventa in
alcuni esempì anche ovaleggiante, rimane da esso
scudo in grande parte nascosto. In tal modo, nella

(') Micali, Antichi. Monumenti, tav. 56, 6. Furtwangler,
Gemmen, tav. Vili, 71, voi. Ili, p. 103.

(2) Non seguo perciò il Perdrizet ed il Fossey (Bull, de
Correspond. Ilellén., 1897, p. 84) nel ritenere questa espres-
sione di tardo conio bizantino popolare, e seguo invece il Waser
(op. cit., p. 66) che sarebbe incline a vedere nel Charonion un
pendant al gorgoneion. Si cf. Dieterich, Pulcinella, p. 67 e seg.

Il Furtwangler nota elio, per alcuni tipi di gorgoneion
aventi la barba, può essere stato di fonte il tipo maschile di
tale testa mostruosa di prospetto. Si veda per esempio il gorgo-
neion con barba su metopa di Thermos (Antike Denkmàler,
II, tav. 50, 2). Del resto, il gorgoneion di prospetto ha un i
apparenza simile a quella di una faccia silenica.

facile espressione di questo tipo di guerriero, gli scal-
pellatori etruschi evitano il più arduo rendimento del
torace umano in moto.

Abbiamo pertanto negli esemplari bolognesi la
stessa espressione figurativa che adorna vetusti esem-
plari di arte funeraria, cioè le stele cretesi di Prinià('),
la stele vetuloniese di Avlo Pheluske (2). Ma carat-

Fig. 70. — Stele. n. 156, lato B.

teristico per la maggior parte di queste figure è l'ac-
coppiamento di due lande, obliquamente poste allo
scudo rotondo. Così ci appare rappresentata, con grande
schematismo ed in pura funzione ornamentale, la figu-
rina di guerriero nel materiale villanoviano bolognese,
sul vaso a diaframma dello stradello della Certosa (3);
ma quivi dal rozzo stovigliaio italico il modello è
stato, per dir così, capovolto, ed il guerriero cammina

(') Pernier, Bollettino d'arte, 1908, p. 447 e seg., flgg. 5 e 6;
Milani, Etruschi ed Italici, tav. XIV. fig. 65.

(3j Not. scavi, 1895, p. 305; Milani, Museo topografico,
p. 36; Montelius, tav. 189,11. Il tipo di guerriero scudato appare
poi su monumenti fiorentini ; nel cippo dell'Artimino, nella
stele di S. Agata del Mugello (Not. scavi, 1889, p. 151), in quella
di Trebbio nel Mugello (Not. scavi, 1S89, p. 1S3).

(3) Bullettino di paletnologia, 1899, p. 90, fig-6; p. 91,
fig. 7.
 
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