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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 21.1912

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Taramelli, Antonio: La necropoli punica di Predio Ibba: a S. Avendrace, Cagliari (scavi del 1908)
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https://doi.org/10.11588/diglit.9317#0067

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113

LA NECROPOLI PUNICA DI PREDIO IBBA ECC.

114

R) Ritengo inspirate da modelli greci, ma di fat-
tura punica e forse anche locale, le belle anforette,
di forma snella ed elegante, dall'agile collo e dalla
bocca espansa, decorata, come il corpo, da fascio rosse
e brune, che si hanno in alcune delle tombe di predio
Ibba, e che ricordano i migliori esemplari della ne-
cropoli punica di Ard-el Kheraib, e sono certo fra i
più eleganti ed attraenti oggetti ceramici della no-
stra necropoli (fig. 22, 2, 4) (').

S) Assai rari sono i vasi a forma di fiasca,
imitante la forma della zucca vuotata e seccata per
uso di recipienti; sono in genere decorati da cenni
concentrici in colore rosso 0 bruno, e forse gli ultimi
esemplari di un tipo arcaico che troviamo diffuso nelle
tombe fenicie di Cipro ed in qualche tomba dei vecchi
cimiteri di Dermech, a Cartagine (fig. 19, 1) (2).

T) Anche i profumieri a doppia patera
sovrapposta non appaiono che in due soli esemplari:
sono sopravvivenza di un tipo che in Sardegna tro-
viamo abbastanza diffuso nelle tombe di Nora e che
anche a Cartagine è frequente piuttosto nei vecchi
sepolcreti di Dou'imes, unito ad ariballi protocorinzii,
mentre ad Ard-el Kheraib diviene rarissimo e scom-
pare affatto a S.te Monique; anche nel nostro esem-
plare, come ad Ard-el Kh., il carattere recente del
vaso è dato dalla decorazione a linee ed a tacche
rosse, che manca negli antichi esemplari cartaginesi
e norensi (tìg. 27, 2) (:!). Si deve anche osservare che
negli esemplari più antichi di queste doppie patere
i due piattelli sovrapposti hanno pari grandezza,
mentre in questi di Predio Ibba, come di altri cimi-
teri più recenti di Cartagine, il piattello inferiore è
assai più piccolo.

U) Abbastanza frequenti sono i guttarii tondeg-
gianti, con piede e breve collo e stretto colatoio a
beccuccio forato ed una sola ansa, decorati sul ventre

(') Tombe un. 16, 52, 76, 118, 136; Merlin, op. cit, tav. IV,
25. Delattre, Necropole des Rabs, deux.me Ann. fig.6. Cfr. a
Tharros, Crespi, Cai. Chessa, tav. E, lo.

(À) Tombe nn. 2, 4, 76, 121, 131; rari anche a Tharros,
Crespi, p. 75, tav E, 8.

(3) Tombe nn. 87, 97; Merlin, op. cit., tav. IV, 36, p. 16;
Delattre, Dou'imes, 1893-1894, p. 25, fig. 44. Non molto fre-
quente anche nelle tombe esplorate dallo Elena, n. 11, tav. 31,
Dou'imes, 1895-1896, p. 138; Bergcr, Catalogne du Muse e La-
vigerie, p. 120; abbastanza frequenti a Tharros, Crespi, p. 75,
E, 9. Per le tombe di Nora, Cfr. Patroni, Nora, p. 95,
tav. XIV, XV, n. 6.

da linee ondeggianti 0 da stellette 0 da fiori di loto
stilizzati, generalmente di colore rosso (fig 27, 1, 3, 4);
nella necropoli di predio Ibba, come ad Ard-el Khe-
raib ed a S.t Louis di Cartagine, essi si trovano quasi
sempre in tombe di bambini, tanto da giustificare il
nome di vasi a biberon, dato loro dagli scavatori fran-
cesi; ma non mancano anche in tombe di adulti
Uno di questi vasi di forma assai elegante, decorato
con zone di tinta rosea (tìg. 21, 3), con piede e bec-
cuccio, simile ad alcuni tipi di Cartagine, sembre-
rebbe ricondurre anche questa diffusa forma di vaso
ad un modello ellenico (2).

V) Affatto isolato, sopravvivenza di un tipo arcaico
che va scomparendo, è il guttario a forma di c 010 m b a
della tomba n. 99 (figg. 21, 9; 22, 1). L'uccello, ripro-
dotto in modo molto schematico, come quello del cimi-
tero dei Rabs e di altri recenti cimiteri cartaginesi,
è una stilizzazione poco espressiva degli interessanti
guttarii arcaici, prodotti cipriotti 0 rodii del VII e
VI secolo, che si incontrano ancora, ma assai rara-
mente, in qualche tomba punica con prodotti arcaici.

W) Per contro cominciano a comparire i balsa-
marii allungati, alcuni di piccole proporzioni, altri
più grandi, generalmente in terra rossastra, più di
raro adorni di fascie colorate, rari nei cimiteri antichi
e che si presentano a Dou'imes e ad Ard-el Kheraib
e divengono più frequenti ed in maggior copia nelle
tombe dei Rabs e di S. Monica (3). Nel predio Ibba
si ebbe ancora un balsamario globulare in pasta vi-
trea variegata, di quella forma e varietà copiosa nelle
più antiche tombe di Nora e ritenuti prodotti fe-
nica (tìg. 18, 1) ('').

X) Le lampade non sono così copiose come nelle
necropoli di Cartagine; esse si presentano in circa
una trentina di ipogei e, conforme all'uso dei cimi-
teri più antichi, si ha un solo esemplare nelle tombe
ad un solo deposito.

(') Guttarii in tombe di bambini, Enk., nn. 75, 76, tombe
nn. 91, 93, 133iti, 134 ; in tombe di adulti, nn. 39, 49, 50,
52, 72, 121, 132; Merlin, op. cit., p. 10; Delattre, Necr. de S.t
Louis, p. 70.

(a) Tomba n. 132 : cfr. Merlin, op. cit., tav. Ili, 27 ; a
Tharros, Crespi, op. cit., n. 78, tav. E, 19.

(3) Vedi l'esemplare arcaico nelle tombe della necropoli di
S.t Louis, Delattre, p. 84, fig. 85; esemplari schematici alla
necropoli dei Rabs, deuxième Ann. p. 5, figg. 5, 6; troisième
Ann., pp. 16, 25.

(4) Patroni, La necropoli fenicia di Nora, p. 83, tav. XII.
 
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