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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 21.1912

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Orsi, Paolo: La necropoli sicula di Pantalica
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https://doi.org/10.11588/diglit.9317#0167

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LA NECROPOLI SICULI DI PANTALICA

i.

Introduzione.

La necropoli sieula di Pantalica è oggi Ira le
meglio conosciute dell' isola, per le due vaste cam-
pagne che io vi condussi negli anni 1895 e 97, delle
quali diedi ampio ragguaglio illustrato nei Monumenti
antichi dei Lincei (voi. IX, 1899, pp. 33-116; la-
voro che citerò coli'indicazione Pantalica), e per due
ulteriori, di cui riferisco colla presente monografìa.

Chi abhia anche per una sola volta percorsa la
immensa necropoli sparsa colle centinaia di sepolcri
sulle maestose ed erme rocce dell'Anapo e della Cai-
chiara, avrà compreso che, non ostante le devasta-
zioni secolari, non ostante le due prime campagne che
vi condussi con personale numeroso e pratico, 1' ampio
ed accidentato terreno doveva necessariamente fornire
nuove scoperte. Tanto più che, nelle spedizioni- del
1895 e 1897, io aveva bensì più volte visitato ma
non mai tentato il grande vallone meridionale del-
l'Anapo, nelle cui pareti s'annida oltre ad un migliaio
di sepolcri. È in questa zona che dal 28 novembre
del 1900 al 12 gennaio del 1901, mentre io ero com-
missario a Napoli, lavorò, senza una guardia od un
soprastante, e per generoso consenso del proprietario,
on. Giov. Francica-Nava di Siracusa, la fidata squadra
dei miei operai scelti, esplorando l'ingente numero
di 226 sepolcri e redigendo un giornale con scrit-
tura ideografica (gli operai erano tutti analfabeti),
Monumenti Antichi — Vol. XXI.

che tre mesi dopo fu da me controllato sul materiale,
trascritto e completato di molti dati, raccolti dalla
viva voce del capo scavatore. Era però naturale che
anche sui luoghi io volessi controllare l'operato della
mia gente, visitando e rilevando le principali tombe
e traendo fotografie; e però nella prima settimana
del dicembre 1903 fui sui luoghi cogli stessi operai
che avevano praticato gli scavi, e che ricordavano
una per una le tombe esplorate. Coadiuvato dal dise-
gnatore "Rosario Carta, che prese grandiose fotografie
panoramiche di questa magnifica parte delle rupi di
Pantalica, compii una revisione generale del lavoro
del 1900-01, e si esplorarono alcuni altri sepolcri.
Colpito negli ultimi due giorni da atroci dolori artri-
tici, spasimai sul mio giaciglio di paglia dentro un
grottone bizantino dalle pareti a lucente smalto nero,
lentamente adagiatovi dal fumo di secoli ; e per ul-
timo, caricato sopra un sicuro mulo, come un collo
di materiale archeologico, venni penosamente tratto
dalle impervie forre di Pantalica. Ma lo scopo della
missione era stato pienamente raggiunto.

Infine una quarta breve campagna venne condotta
dal 3 al 15 marzo 1910, con mediocrissimi risultati,
nella necropoli Nord sopra la Bottiglieria, in quella
NO, ed ancora nella meridionale, esplorando comples-
sivamente 63 sepolcri.

Non ostante quanto si è fatto, e per quanto io co-
nosca in tutti i suoi recessi la misteriosa montagna,
non ancora uscirà dalle mie labbra la presuntuosa
parola: esaurita. Vi sono roccie a picco con otto o

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