Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 21.1912

DOI Artikel:
Orsi, Paolo: La necropoli sicula di Pantalica
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.9317#0175

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
317

LA NECROPOLI SICULA DI PANTALICA

318

mm. 105, fig. P. 13; il secondo da un coltelluccio a
fiamma e da un ago di fìbula, che non si riuscì a
scoprire.

Sep. SE. 81. Gli scheletri, in numero di 3, erano
circondati dai seguenti oggetti metallici e fittili: due
fibule serpeggianti ad occhio, la maggiore delle quali
decorata di spina-pesce nella parte centrale dell'arco
(lig. P. 28); due perle in pietra dura (corniola e quar-
zite bionda) ed una terza conica in piombo (sic) ;
una fusaiola; un piccolo coltello in ferro arcuato;
due askoi, di cui uno piccolo a stralucido nero deco-
rato di cerchielli impressi (fig. P. 66) ; un fiaschettino.

Sep. SE. 82. Presso due scheletri, che parvero,
sconvolti, saltò fuori un rasoio, tipo fig. P. 9.

Sepp. SE. 83-87. Tutti negativi ; il numero degli
scheletri in essi riconosciuti fu di 1, 2, 3, 1, 4.

Sep. SE. 88. Celletta di m. 1,45 X 1,10 X 1,00
alt., racchiudente un morto ed un boccaletto cuoriforme
rosso (fig. P. 62).

Sep. SE. 89. Cella con sei scheletri.

Sep. SE. 90. Due morti ed uno scodellone.

Sep. SE. 91. I sei scheletri erano accompagnati
da 4 fibule serpeggianti ad occhio, da due aghi da
cucire (fig. P. 39), e da una sottilissima armilletta fili-
forme. La ceramica consisteva in tre askoi grezzi, tre
ollette ad anse accuminate (fig. P. 67) ed una fu-
saiuola.

Sep. SE. 92. Un solo morto, con un grande ra-
soio molto logoro, 1 migli, mm. 130, riprodotto a fig.
P. 11.

Sep. SE. 93. Cella elittica di m. 2,00 X 1,45 X
0,93 alt., con un solo morto, presso il quale un coltello
in bronzo a fiamma, lungh. mm. 158 (tipo fig. P. 15),
ed un vaso in frantumi.

Sep. SE. 94. Morto sconvolto, presso del quale
venne raccolta una bellissima fìbula serpeggiante ad
occhio, ad anelletti incisi, lungh. mm. 125. data a
fig. P. 31.

Sepp. SE. 95-98. Nel primo 4 scheletri alquanto
rimaneggiati; nel secondo due scheletri con una fi-
bula ad arco semplice (fig. P. 25) ; completamente ne-
gativi gli altri due.

Sep. SE. 99. Accanto a due scheletri una fibula
serpeggiante ad occhio, lungh. mm. 105, ed una mi-
nuscola anforetta a stralucido rosso, con linee verti-
cali e spezzate nei fianchi, alt. mm. 58 (fig. P. 47).
Monumenti Antichi — Vol. XXI.

Sep. SE. 100. Gli scheletri erano tre, e presso di
essi giacevano una perla di pasta vitrea ed i fram-
menti di una spirale filiforme in bronzo. V'erano, di
più, tre rozzi boccali, un quarto cordonato ed a stra-
lucido tigrato, nonché una olletta ad anse accuminate.

Sep. SE. 101. Quattro gli scheletri, con un rozzo
boccale a bocca trilobata.

Sep. SE. 102. Un solo morto, con un askos ed uno
scodellino a calotta.

Sep. SE. 103. Due scheletri, con due grossi anelli
in bronzo.

Sep. SE. 104. Due erano gli scheletri; accanto
ad uno, una fibula serpeggiante ad occhi, nella quale
era infilato un anello.

Sepp. SE. 105-120. Tutti negativi.

Sep. SE. 121. Due scheletri, una grande anfora
rossa in frantumi ed un sottile anello digitale d'oro,
a verga convesso-concava (fig. P. 40), sfuggito alla
devastazione del sepolcro.

Sepp. SE. 122-123. Nel primo 4 scheletri ; nega-
tivo il secondo.

Sep. SE. 124. Tre scheletri e presso uno di essi
il bel pugnale a lama piatta in bronzo, con base con-
vessa e lungh. mm. 184, riprodotto a fig. P. 2.

Sepp. SE. 125-127. Negativi.

Sep. SE. 128. Due scheletri, e la spatoletta di
avorio (fig. P. 37) lunga mm. 93, tagliente ad una estre-
mità, acuminata all'altra. È un pezzo unico nel suo
genere, e senza riscontri, pertinente forse (?) alla to-
letta. Strano e nuovo altresì è l'oggettino in ferro ri-
prodotto alla fig. P. 33.

Sep. SE. 130. Due morti ed un coltelluccio in
bronzo a foglia di olivo, col suo manichetto d'osso,
lungh. mm. 115 (fig. P. 7).

11 gruppo SO, vastissimo come sviluppo, ricchis-
simo quanto a numero, conta parecchie centinaia di
sepolcri, e va dalla parete sterile, di cui ho dianzi
parlato, sino al passaggio di Piliporto. Ma la imme-
diata vicinanza ad esso del villaggio bizantino, che
faceva capo alla chiesetta di -S. Micidiario, cagionò
frequenti spogliazioni e danni, soprattutto agli oggetti
metallici, ai quali davasi in particolare la caccia. I
miei operai si imbatterono in intere sfilate di sepolcri
completamente sterili; e non ostante che moltissime
fossero le tombe tentate, solo poche hanno dato oggetti.
Quanto a forma, trattasi anche qui di piccole colle

21
 
Annotationen