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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 22.1913

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Gàbrici, Ettore: Cuma
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https://doi.org/10.11588/diglit.11259#0032

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CUMA 52

poiché esiste almeno la presunzione, che l'uso del- Cimitero, e che confina da un lato con la via pubblica

l'antro sia da riportarsi ad una età ben più remota, di Licola, dall'altro con la via conducente all'ingresso

è facile di pensare ad nn ampliamento o prolungamento della tenuta reale di Licola, parallela in quel punto

della grotta eseguito nel periodo greco. Questi segni ai ruderi, ancora visibili, della cinta murale di Clima,

hanno un valore simbolico per la santità del luogo Con una schiera di operai provetti egli proseguì gli

consacrato da una religione primitiva; e il pensiero scavi nell'anno 1853 e li riprese il 19 novembre del

ricorre facilmente alla bipenne incisa sui pilastri del 1855, protraendoli fino al 1857. Ciò apprendiamo dai

palazzo di Knossos (')• brevì ragghi che ne dette il Fiorelli, il solo fra

Fig. 13.

§ HI.

La Raccolta Cuinana.

Verso la fine dell'anno 1852 il principe Leopoldo
Borbone, conte di Siracusa, adescato dai travamenti
archeologici, che nella pianura di Licola si facevano
ed erano segnalati da dotti napoletani e stranieri, si
indusse a trar profitto anche lui dalla necropoli di
Cuma, scegliendo un vasto appezzamento di terreno,
che faceva parte degli estesi possedimenti del sig. Luigi
Correale. Gli scavatori più esperti sanno indicare, con
una certa precisione, la zona allora scavata, che è
quella appunto situata nell'angolo sud-est del Parco

(l) Evans, in firit. Sch. ot Athrns, VI. 1889-1900, p. 32;
id., Mycenaeon Tree and Pillar Cult in Journ. of Hellen. St.
XXI, 1901, i>. 99.

gli eruditi napoletani, cui toccò la ventura di studiare
per primo le antichità cumane del conte ('). Le quali
passarono dipoi al principe di Carignano che ne fece
dono allo Stato nell'anno 1861, costituendo la insigne
Raccolta Cumana del Museo di Napoli. Di questa si
conoscono principalmente i vasi attici, che furono
cominciati ad illustrare dal Fiorelli (2), e nel 1872
ne fu fatto il catalogo dallo Heydemann (3). Dato lo

O Monumenti antichi posseduti da S. A. R. il conte di
Siracusa, Napoli, 1853 (quattro fascicoli). Monum. cumani,
Napoli, 1853 (due fascicoli con due tavole, di cui una riproduce
la maschera di cera). Bullett. arch. nap., N. S., IV, 1855,
pp. 51 e 105. Sulle scoverte arch. p. 17.

(3) Notizia dei vasi dipinti rinvenuti a Cuma nel 1856,
posseduti da S. A. R. il Conte di Siracusa, Napoli, 1856.
11 Minervini ripubblicò diversi monumenti cumani nel Bullett.
arch. nnp., N. S. I, 1853, pp. 105, 121, 161, 187; IV, 1856.
pp. 73, 108, 113, 129, 187; V, 1857, ,..137; VI, pp. 19, 49, 65.

(3) Vasensammlungen zu Neapel, Berlin, 1872.
 
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