Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 22.1913

DOI Artikel:
Gàbrici, Ettore: Cuma
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.11259#0095

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
177 cuma 178

spellano), ma per lo più biconico con anse poco svi- Da questi confronti, ben ponderati con 1' esame

luppate o addirittura con bugne e linguette. Fra i due diretto del materiale, ricavo le notevoli conclusioni:

sepolcreti ritengo più antico quello di Crespellano per a) che i pozzetti di Tolfa e di Allumiere si

la tecnica della ceramica e per gli ornati assai sem- riannodano ad una catena, i cui primi anelli sono rap-

plici ; laddove il cinerario di Bismantova già ci offre presentati nell' Italia settentrionale dai cinerarii di

la forma biconica ben determinata e le decorazioni Monte Lonato (Mantova), Bovolone (tra Verona e

a linee parallele formanti angoli e un meandro rudi- Mantova), Casinalbo (Modena), Palazzo (Bergamo), ai

mentale. Bismantova ci dà inoltre la fìbula ad arco quali succedono i sepolcreti di Crespellano e Bisman-

torto e depresso, quella a gomito e l'altra con due tova (posteriore questo all'altro), e il cui svolgimento

rigonfiamenti sull'arco che rappresentano una evolu- successivo troviamo a Tolfa ed Allumiere;

zione rispetto alle fibule di Timmari, le quali più si b) che i pozzetti di Terni si ricollegano ad una

avvicinano al tipo ad arco di violino. altra catena, la quale mette capo a Timmari.

I cinerarii di Tolfa ed Allumiere dimostrano, ri- Talché, in ordine di tempo, il sepolcreto di Tim-
spetto a quelli di Crespellano, un più avanzato svi- mari corrisponde, in certo modo, a quello di Crespel-
luppo ed una più accurata esecuzione della sagoma; lano (Bismantova è posteriore), e i pozzetti di Terni
però conservano la forma primitiva dell'ansa ad orec- stanno quasi alla pari con quelli di Tolfa e Allumiere,
chietta che abbiamo vista a Crespellano. Gli ornati Delle necropoli dei Colli Albani, le quali sono stret-
sono alquanto più progrediti rispetto a quelli di Bis- tamente connesse con Cuma, mi riserbo di parlare
mantova, e la fibula, pur ritenendo alcune partico- più oltre. Qui preme di far notare, che le affinità fra
larità delle fibule di qiiest'ultima, cioè i due ingros- Timmari e Terni, fra Tolfa Allumiere e Crespellano
samenti sull'arco e il doppio occhiello della molla, sono degne della più alta considerazione, perchè questo
assume una impronta locale, che resterà per qualche originario distacco fra i due gruppi dinota due cor-
tempo, determinata dal brusco ripiego presso la staffa renti industriali che originano l'una nel nord l'altra
e dal dischetto spiraliforme semplicemente appiattito nel sud dell' Italia, e che furono determinate dallo
(tipo più tardo, rispetto al precedente). 11 vasellame spostamento dei commerci ; e dinota ancora che, come
accessorio va meglio determinando alcuni tipi che ha a Timmari, così nell'Etruria meridionale e nell'Umbria,
comuni con le necropoli accennate e, in genere, col l'impulso fu determinato dalla grande prevalenza dei-
vasellame delle terremare ; ma si accresce di nuove l'elemento ariano incineratore. Dico prevalenza, non
forme che mancano all' Italia superiore (la tazza bifora, già esclusiva presenza degli ariani, poiché credo che
il vaso ad otre, ecc.). neppure nei centri più prettamente ariani, dov'è co-

I cinerarii di Terni hanno poche somiglianze con stante per un certo periodo il rito della incinerazione,
questi di Allumiere e dell' Emilia, ma sorprende la facesse difetto l'elemento indigeno, che rimase solo
loro perfetta identità con quelli di Timmari. Hanno assorbito durante il periodo di transizione, ma non
per lo più il collo largo e non molto lungo, or più scomparve. Prova ne sia il fatto, che alla periferia
or meno conico e distinto dal ventre mediante una dei sepolcreti di incinerati, o accanto ad essi e tal-
sinuosità ben prolungata; sono per lo più muniti di volta miste coi pozzetti, troviamo tombe di inumati
un solo manico a nastro, che va dal labbro al ventre. riferibili, come dimostrerò, ad epoche diverse secondo
I cinerarii di Timmari offrono però alcune varietà no- i diversi paesi. In alcune regioni, situate verso la pe-
tevoli, che pare manchino a Temi, cioè l'olla ovoidale riferia di questa vasta regione occupata dagli Arii
allungata, e quella a collo perfettamente cilindrico. (come a dire l'Umbria, la Sabina, l'Etruria interna),
La ciotola nelle due necropoli ha la forma di una osserviamo il fenomeno inverso: vaste necropoli di
rozza bacinella conica, munita spesso di un'ansa ad inumati con pochissimi pozzetti che sono molto an-
anello. La fibula già presenta il disco spiraliforme tieni, anteriori cioè o coevi delle più antiche tombe
appiattito, che troviamo nei pozzetti di Allumiere meno a inumazione, quale è il caso di Terni, di Bisenzio,
antichi ; ma la forma del rasoio è comune così a Tira- e di varie parti del Lazio. Se poi usciamo dalla zona
mari come a Terni, a Tolfa ed Allumiere. indicata e guardiamo al Piceno, alle Marche, agli
Monumenti Antichi — Vol. XXII. ^
 
Annotationen