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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 22.1913

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Gàbrici, Ettore: Cuma
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https://doi.org/10.11588/diglit.11259#0105

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197 COMA

198

Citerò qualche esempio: la fibula a spillone, che ha ficile spiegarsene la derivazione. Le recenti scoperte
origine nelle regioni dell'Appennino centrale, subisce, di Dimini e Sesklo hanno gettato molta luce su questo
per influenza dell' Etruria, la modificazione dello spil- punto, poiché dagli strati riferibili al secondo periodo
Ione che troviamo incurvato; la fibula a spillone che della età neolitica venne fuori una ceramica mono-
in origine ha il disco spiraliforme o lo scudetto, la croma a decorazioni incise, fra le quali figura il
troviamo a Spezzano con la staffa a canale, che è meandro, fatto da due linee spezzate che si svilup-
costantemente usata nell' Italia meridionale e nella pano parallelamente, e determinano una fascetta pun-
Sicilia. teggiata. Questo motivo del meandro è ripetuto su

Questo è il periodo, in cui a Clima pervengono coppe tronco-coniche dipinte; ma, invece di essere pan-
dalie regioni dell'Appennino centrale le fibule a disco, teggiato, è riempito di tratti ('). Considerando che la
a spillone, ad un occhiello con ampia molla, e la ceramica di Dimini e Sesklo contiene allo stato pri-
fibula a spillone curvo. Scomparse le asce e gli scal- mitivo molti elementi di un'industria che si estese
pelli, si fanno strada le daghe, le quali ascriverei in seguito, ancorché modificata, alla penisola balca-
all'influenza delle regioni centrali. Nella ceramica si nica ed all'Italia del versante adriatico, vista la iden-
mauifesta l'influenza del cinerario biconico dell'Etruria, tità dei motivi decorativi delle due indicate regioni,
che però ha perduto la sua conformazione rituale, non si può negare che il meandro inciso su vasi delle
ad un manico, e non ne ha addirittura, come molti grotte e dei villaggi in Italia sia stato trasmesso dalla
dei più antichi cinerarii di Timmari, né la sua de- Grecia continentale, con le forme stesse dei vasi che
corazione è quella dei cinerarii dell'Etruria. Il meandro lo recano graffito o dipinto (2).
prolungato tutto intorno, al ventre o al collo, non è II meandro punteggiato è limitato alle grotte del-
certameute nuovo per tali vasi; ma il modo com'è l'Italia meridionale ed ai villaggi del versante adria-
disegnato non è proprio delle necropoli dell'Etruria, tico. In una forma semplicissima di ~i_ o di lungo
e trova il riscontro più vicino, ma non sufficiente an- nastro piegato ad angoli retti, ma con tratteggio in-
cora, nella ceramica di Cuma stessa. Difatti il meandro terno, fa la sua prima apparizione sui vasi delle ne-
dell'anforetta tav. XVIII, 6, più semplice e primitivo, oropoli di Cuma (tavv. XI, 8; XVIII, 6) e dei Colli
è tratteggiato internamente. Il vaso a forma di ciò- Albani (3). Allo stato delle nostre conoscenze dobbiamo
tola con alto collo conico (tav. XII, 1), che risente quindi ritenere, che il meandro punteggiato penetrò
certo l'influenza del cinerario, è notevole per il ten- in Italia per la via dellAdriatico, quello con trat-
tativo di stilizzare la figura umana, che è forse ri- teggi interni vi penetrò per la via del Tirreno. E poi-
petuto sul vasetto della fig. 45, e per la croce mean- chè Cuma nel progresso industriale ha la precedenza
drata che è rarissima a Cuma nella ceramica preel- rispetto ai Colli Albani, meno esposti all'influenza dei
lenica. Fanno riscontro a questa forma alcuni vasi commerci marittimi, credo che il motivo del meandro
identici delle necropoli dei colli Albani. nella sua forma più semplice abbia avuto origine a

È questo il luogo di esprimere il mio parere in- Cuma. Parrebbe che la enunciata affermazione urtasse

torno all'origine della decorazione a meandro in Italia. contro un fatto già noto alla scienza, che cioè il

Bisogna premettere, che il nome di meandro sogliamo meandro a ~i_ trovasi pure su coppe della grotta Ni-

darlo a certi motivi decorativi su vasi della età del--

bronzo, scoperti in grotte e villaggi dell'Italia, for- {ì) TsountaSj Dimini e sesklo, p. 202, fig. 115; tav. 9,

Diati di fascette punteggiate che si piegano ad angolo e tav. 20.

m ,. c -, -, . ,, , . . . (a) La stessa origine ha il motivo a losanghe, su coppe

retto, lati fascette talvolta disposte in sene simmetrica , „ v , . , , , ..... , .

r delle capanne del Vibrata, elio trovasi dipinto su medesime

formano una zona alla superficie della Coppa; tal'altra coppe delle stazioni neolitiche della Tessaglia. Anche alla Si-

SOno distribuite, Come Sembra, Senza formar serie, e cilia furono trasmesse dal commercio le forme e le decorazioni

di queste coppe che troviamo nei sepolcri protosiculi di Gela

pare che in tal caso abbiano uno sviluppo più com- (Bull Paletn , XXXIV, tav. Ili 8, e nel sepolcro di S. Cono

plesso, piegandosi ciascuna più volte ad angolo retto. {Bull. Paletti., XXV, tav. VI). Cfr. col. 162, nota 2.

Questa forma semplicissima del meandro è la più antica O ^ot- scam> 1902' pP" ^5 Bgf/ ' Monum. ant. incei,

" r r XV, col. 359 sgg, tav. XIX; Montelius, Gwihsation, tavole

nella nostra penisola, e fino a pochi anni fa riusciva dif- 136, 1, 3, 4, 5; 137, 5.
 
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