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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 22.1913

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Gàbrici, Ettore: Cuma
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https://doi.org/10.11588/diglit.11259#0240

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cuma

468

sono del secolo sesto; ma i più antichi prodotti di
questo genere a ingubbiatura giallo-verde o crema
con picchiettature brune, non possono essere posteriori
alla fine del secolo settimo. Cosicché il piccolo vasel-
lame corinzio fu da me disposto in fondo alla serie
dei vasi del secolo settimo (tav. LV), laddove i vasi
configurati furono necessariamente ridotti, non senza
usar loro un po' di violenza, entro i confini del se-
colo sesto : ma questi limiti cronologici devono essere
considerati con una certa larghezza.

Il vasellame ceramico.
A) Vasi di tardo stile geometrico.

1. (Fig. 168, R. St.) ('). Frammento di creta
scura con ornati bruni, a zone orizzontali, di quadru-

Fig. 168.

pedi pascenti (cervi) circondati da punti (coperchio
di pisside).

Fig. 169.

2. (Fig. 169, li. St.). Frammento simile con zona
di raggi verso il centro. Parecchi di questi frammenti
furono raccolti da P. Orsi nel fondo Correale durante
lo scavo Maglione (a. 1902) ; essi appartengono a un
genere di vasi di proporzioni alquanto grandi, che

(') Saranno contrassegnati, quando occorre, con R. Cum.
i monumenti che pubblico o descrivo della Raccolta Cumana,
e con R. St. quelli della Raccolta Stevens.

l'Orsi stesso trovò a Megara Hyblaea (Mon. antichi
Lincei, I, col. 882, sep. XXXVIII), a Gela (ibid,, XVII
col. 54, fig. 26) ed altrove in sepolcri del secolo VI.
Il Boehlau pubblica un piatto, che egli crede corinzio,
da lui rinvenuto nelle tombe di Samo, con simili
ornati (Aus ion. unii ital. Nekrop., tav. V, 1). Si
conoscono prodotti anche più fini, come a dire uno
skyphos di Monaco (Sieveking-Hackl, Kònigl. Vasen-
samml., tav. 12, n. 222), che, per la sua base molto
larga, prelude agli skyphoi attici.

Fig. 170.

3. (Fig. 170, R. St.). Frammento di coperchio a
zone concentriche, di cervi pascenti e ornati a bottoni
di loto e spirali, che rappresentano lo stadio inter-
medio di evoluzione della palmetta e del fiore di
loto. Rinvio alle mie osservazioni contenute nella
colonna 349. La figura del quadrupede molto si at-
tiene a quelle dei vasi calcidesi fabbricati nella se-
conda metà del secolo ottavo (vedasi specialmente
tav. XXXIX, n. 1) per la sottigliezza dell'addome e il
particolare dell'occhio riservato e delle gambe diritte.
La qualità dell'argilla rossastra, le dimensioni del
vaso e la tecnica fanno abbassare questo prodotto tra
la fine del settimo e i principii del sesto secolo.

4. (Fig. 171, R. St.). Frammento di grande bacino
di argilla rossastra, ben liscia alle pareti, con labbro
erto e munito di una piccola gola all'esterno; resta
uno degli attacchi dell'ansa rotta, con sporgenza di-
scoidale accanto, che corrisponde all'estremità del-
l'ansa saldata e ripiegata in fuori. La parete interna
di questo recipiente era dipinta di un color rosso-
corallino, che è adoperato pure per le decorazioni
 
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