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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 22.1913

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Gàbrici, Ettore: Cuma
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CUMA

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sull' ara, tien sospeso col capo in giù Astianatte, e
sta per trafiggerlo con la spada, inesorabile alle pre-
ghiere di una donna (Ecuba o Andromaca) che gli
stende supplichevole le braccia. Si confronti con questa
la scena della hydria vulcente, secondo la quale Achille
tiene pel braccio il giovinetto che sta diritto sull' ara
di Apollo Più calzante ancora è il confronto del
cratere corinzio del Louvre (*), sul quale Achille
regge per tutt' e due le gambe Troilo ancor vivo,
che tocca col capo una piccola ara rettangolare.

Ma per quanto la fantasia dei ceramografi siasi sbiz-
zarrita nello scambio delle due leggende, essa non
uscì mai dai limiti di queste; anzi la elaborazione
fu fatta con un ordine strettamente logico. Possiamo
difatti stabilire un parallelismo perfetto tra le leg-
gende diverse, fondato sulla base della corrispondenza
di Troilo ed Astianatte, di Achille e Neottolemo. A
completare tale parallelismo, non si mancò d'intro-
durre nella scena della morte di Troilo anche Priamo,
e questo lo troviamo nella scena di Troilo sul vaso
Francois. Procedendo di questo passo, potremo anche
renderci più esatto conto della scena studiata sul co-
perchio cumano. IT ara non può essere che quella di
Zeus Herkeios. Prestandosi molto bene all' effetto ar-
tistico associare la fine di Priamo con quella di
Astianatte, era facile, sull' analogia di Troilo, far se-
guire la morte di Astianatte sull'ara stessa, sulla
quale periva Priamo. Ma il modo doveva essere con-
forme alla tradizione, secondo la quale Astianatte
sarebbe stato scagliato; e perciò egli è lanciato vio-
lentemente. La riprova di tale analogia con la morte
di Troilo l'abbiamo dalla lekythos di Gela, dove
Astianatte perisce alla stessa guisa di Troilo.

Trovo esatta l'osservazione del Pottier (3), che
molto prima dei poeti l'immaginazione popolare fosse
stata impressionata da questi episodi poetici relativi
alla presa di Troia, i quali dovessero essere molto
diffusi in mezzo al popolo. E i ceramografi, che in mas-
sima parte erano di bassa condizione sociale, volen-
tieri fecero tali leggende oggetto delle loro figura-
zioni sui vasi. Non sappiamo, per altro, fino a qual

t1) Ann. Instit. 1850, tavv. d'agg. EP.

(2) Pottier, in Monum. Plot XVI, 1909, p. 115.

C) Ibid., p. 117.

Monumenti Antichi — Vol. XXII.

limite dobbiamo concedere alla tradizione, e quanta
parte dobbiamo quindi assegnare all'arbitrio della
concezione artistica. Le avventure di Troilo e di Astia-
natte, a preferenza delle altre, svoltesi con circostanze
così pietose ed atte ad impressionare fortemente, fu-
rono da loro trattate con varietà grande ed adottando
all' una circostanze proprie dell' altra. Di ciò abbiamo
prova novella sul coperchio cumano. La rappresenta-
zione della morte di Priamo era concepita dalla leg-
genda e presentata dai ceramografi come un episodio
svoltosi nell' interno o dinanzi all' entrata della reggia;
e perciò sono presenti quasi sempre donne della fa-
miglia reale imploranti, e figure secondarie; perciò
non manca l'ara di Zeus Herkeios. Così la concepi-
rono infatti i maestri dell' arte ceramica, quali Eu-
phronios e Brygos. Ma l'episodio dello agguato e
dello inseguimento, di cui fu vittima Troilo, conce-
pivasi dalla leggenda come avvenuto fuori delle mura
di Troia, e prestavasi quindi ad essere integrato dal par-
ticolare di un combattimento fra greci e troiani (]).
Difatti, per cominciare dal vaso principe (Francois),
alla difesa di Troilo accorrono numerosi guerrieri a
piedi e a cavallo, ed anche Ettore ed Enea. Sull' an-
fora calcidica di Monaco (2), tra Achille ed Ettore
s'impegna un vero combattimento, nel quale il se-
condo è spalleggiato da tre opliti, Enea, Deiphobos
e un guerriero anonimo (3). Sopra una hydria vul-
cente (4) Troilo è seguito da tre guerrieri ; un simile
particolare vediamo sopra altri vasi (5).

Ordunque il combattimento era un particolare, di
cui non poteva farsi a meno nelle scene relative alla
uccisione di Troilo; ed era invece escluso, o almeno
non necessario, nelle scene della uccisione di Priamo
e di Astianatte. Sicché la parata militare sul coper-
chio cumano, come tanti altri elementi rappresenta-
tivi della uccisione di Astianatte, dovè essere traspor-
tata dalle scene raffiguranti la morte di Troilo. Ciò

(*) Nella tradizione tarda si accredito la versione della
morto di Troilo in battaglia. Verg., Aen. I, 474 sgg.

(a) Gerhard, Auserles. Vasenb., tav. CCXXIII.

(a) Una somigliante scena ò rappresentata sulla hydria
del Museo Britannico, Gat. II, B 326; Arch. Zeitung, 1856,
tav. 91, 3, 4.

(*) Annali Instit. 1850, tav. d'agg. EP, 1.

(B) Jahn, Telephos uni Troilos, tav. II. Masner, Samml.
d. Oesterr. Mus., n. 221; Monum. Instit. I, 34.

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