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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 22.1913

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Gàbrici, Ettore: Cuma
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https://doi.org/10.11588/diglit.11259#0289

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565 cuma 5gg

un chitone di sottilissima stoffa, ornato di stellette 1887, p. 267, tav. 34; Vulci). Il demone anguipede
fatte a gruppi di palline, il quale lascia perfetta- alato, in un bronzetto etrusco assume carattere di di-
mente delineare le fattezze del petto e, raccolto in vinità marina, perchè reca in mano due pesci {Not.
pieghe orizzontali sulla coscia destra, cade vertical- scavi, 1886, tav. I, p. 93); ma non è così evidente
mente, originando dal ginocchio diverse pieghe stu- la sua natura in diversi altri monumenti, come le an-
diatamente parallele. La figurina di destra ha intorno tefisse di Satricum (inedite), i piedi di cista della
al collo una collanina di perle. Lo stile arcaico si Raccolta Loeb (Sieveking, Bronzen der Sammlung
rileva pure dai buccoli che incoronano la fronte e Loeb, tav. 9), e le antefìsse capuane (Koch, Dacli-
dalla modellatura del volto disposto al sorriso, che terrakotten, p. 64, fig. 73; ibid., tav. XXXV, 2;
ci richiama alla mente le maschere muliebri di certe Patroni, Calai, vasi e terree. Mus. Camp., tav. IV,
antefìsse etnische. Arndt, Glyptothek Ny-Carlsberg, tav. 174, n. 3, p. 26),

Sotto al tubetto pendono, per mezzo di appicca- dove manca l'attributo del pesce. Le ale si addicono
gnoli, tre pendaglietti : i due più piccoli agli estremi piuttosto a divinità del vento (Purtwàngler, Sitzungsber.
hanno la forma di Sirena a corpo d'uccello nella parte der Munck. Akad. der Wissensch. 1905, p. 452).
inferiore, con petto, braccia e testa di donna; quello 5. Vetri, maiolica, ambra. — La fig. 1 della
di mezzo raffigura un demone anguipede. La testa tav. XC presenta un saggio delle diverse qualità di
barbata ha un aspetto silenico, e la forte muscolatura pasta vitrea colorata, della forma globulare o tubolare,
acquista un risalto per la necessaria contrazione del adoperate per collane; taluni correnti della seconda
corpo, essendo il demone rappresentato nell'atto in cui forma sono striati. Tra quelli globulari, qualcuno man-
si solleva con ambe le braccia le punte degli arti tiene le proporzioni grandi di un periodo molto più
inferiori, che sono girati a spira e che terminano a antico (tav. XC, n. 10). Due cilindretti di pasta vitrea
testa di serpe barbato. bleu, che non mi paiono correnti di collana, sono de-

La precisione del lavoro e la modellatura delle corati esternamente da tre mascherette umane, di pasta
figure, vera in ogni sua parte, rendono di pregio sin- vitrea sovrapposta e di colore bianco, giallo, bleu-
golare questa collana ; la qualità dei soggetti rap- scuro (tav. XC, n. 2, alt. mm. 28; n. 6, alt. mm. 30).
presentati e lo stile di essi dimostrano a chiare note Cfr., Vendita Lambros e Dattari, Parigi, 1912, ta-
cile ci troviamo di fronte ad uno dei migliori oggetti vola XXII, 147 ; Reinach, Antiq. du Bosphore cim-
dolla toreutica ionico-etrusca. E molti confronti si mérien, tav. LXXV1I, nn. 17, 18.
possono fare nel campo delle oreficerie, dei bronzi di Un piccolo Bes di vetro latteo, con dettagli di
applicazione e delle terrecotte etnische. color giallo-chiaro, riprodotto al vero nella tavola

La Menade adagiata ricorre due volte in plac- XC, 3, 3 a, è della stessa fabbrica di un altro simile,

cliette d'oro sbalzate del Museo Britannico, prove- proveniente da Cipro (Ohnefalsch-Richter, Kypros,

nienti dall'Etruria (Marshall, Jewellery, nn. 1270 e tav. LXVII, 1 a, b).

1281 c, tav. XVI). La Sirena con qualche variante è Le ampolline dell'età prettamente greca hanno
frequentissima nell'arte ionica ed etnisca: e per citare per lo più la forma di alabastron. Il sepolcro LXXIX
gli esempì più rilevanti, ricorderò una collana d'oro ne fornì due esemplari : quello della tav. XC, 7, simile
di Vulci (Monum. Institi II, 1834, tavola VII), ad un altro di Gela (Orsi, Gela, col. 515, fig. 361),
un'altra di Cipro (Ohnefalsch-Richter, Cyprus, ta- e l'altro della medesima tavola, n. 8, più raro ancora,
vola CXLIII), il lampadario di Cortona e varie fìgu- Frammentato è l'altro della Raccolta Stevens (ta-
rine staccate di Sirene, provenienti da Chiusi (Marshall, vola XC, 4), a fondo azzurro con ornati di linee rette
op. cit., nn. 1269, 1419, 1461) e da altri luoghi del- e spezzate di color celeste e giallo. Rarissimo è quello
1' Etruria (Not. scavi, 1893, p. 413). Fra le terre- della Raccolta Cumana (tav. XC, n. 5, alt. mm. 122)
cotte etnische si affacciano subito alla mente le ante- a fondo latteo con zone di linee spezzate di color
risse arcaiche del tempio di Satricum, ancora inedite bruno-violaceo. Pregevole per la sua policromia è
nel Museo di Villa Giulia. Cfr. pure una Sirena in ter- l'altro, pure della Raccolta Cumana, edito alla ta-
racotta del Cabinet des médailles (Gasetle arch., XII, vola XC, n. 12, alt. mm. 88.
 
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