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Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]
Monumenti antichi — 22.1913

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Gàbrici, Ettore: Cuma
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https://doi.org/10.11588/diglit.11259#0295

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577 cuma 57g

ai quali prodotti non si può assegnare una data poste- antiche iscrizioni di Clima, che, al più, essi farebbero
riore alla metà del secolo sesto. Nella seconda metà risalire alla seconda metà del secolo settimo. Dal mio
di questo secolo cessa, come pare, la importazione punto di vista archeologico sono invece convinto, che
rodia, e si rafforza ancor più quella dai grandi centri la lekythos conica, su cui abbiamo letto la più arcaica
commerciali della Grecia peninsulare (ved. ad es. iscrizione cumana (col. 230 sg.), può assegnarsi ad
la terracotta della tav. LXXIII, 7 che pare sia di un'epoca non più bassa dell'ultimo quarto del secolo
Corinto; i bronzi arcaici della tav. LXXVI, 1, 2), ottavo, e che ad essa segue la lekjthos di Tataie
fra i quali, per ragioni storiche, era destinato a preva- (tav. LI, n. 1), che ascrivo alla prima metà del secolo
lere su tutti il mercato attico. A traverso tutte queste settimo. L'alfabeto, nel quale i due insigni monumenti
fasi, la importazione dei bei vetri greco-fenici non epigrafici sono scritti, ci dà la forma del my a cinque
cessò mai neppure nel socolo quinto, ed è significa- aste, che Cuma soltanto, fra tutte le colonie dell'Oc-
tiva la pei fetta corrispondenza del piccolo Bes della cidente, possiede, e che perdura in iscrizioni più tarde,
tav. XC, 3 con un altro rinvenuto a Cipro. quali il disco eneo Carafa (sulla cui provenienza cu-
A chi conosce le necropoli etnische, non può per mana non cade dubbio) e il lebete del Museo Britan-
altro sfuggire un fatto di grande importanza: che cioè nico (ved. col. 231 e tav. LXXVII). È pure indubitato
Cuma nei secoli settimo e sesto rimane tagliata fuori che, fra tutti i paesi della Grecia continentale ed
del grande commercio ionico; che, cessata la impor- insulare, solo Melos e Creta ripetono nei loro alfabeti
tazione rodia, Cuma, come le necropoli siceliote, ri- primitivi la forma del my fenicio. Tale corrispondenza
mane sempre più legata alla Grecia peninsulare, e dovrebb'essere una indiscutibile prova dell'alta anti-
sempre più guadagna terreno l'elemento indigeno della chità di questi alfabeti. Così che nei riguardi della
Campania, rappresentato, fino alla invasione sannitica, epigrafia non esiterei a sostenere quel che ho soste-
dalia etnisca Capua. mito nei riguardi della più antica industria ceramica

dei Cumani, per la quale dissi che la data di origine

dev'essere anticipata di più di mezzo secolo su quella

§ IV. che finora si suole adottare. Or dunque le stesse ragioni

commerciali, per cui l'industria calcidese anticipa

Importanza politica e commerciale gu queiia della Grecia peninsulare nella produzione

di Cuma in Italia. dei vasi così detti protocorinzii, riannodandosi alla

industria ceramica delle isole dell'Egeo, quelle stesse

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Se la espansione della industria cumana nell'Etri!- ragioni, dico, m' inducono a credere che gli alfabeti

ria marittima e anche nel Lazio, fin dalla metà del arcaicissimi di Creta e di Melos sieno di gran lunga

secolo ottavo, è ragione sufficiente per arrischiare un più antichi di quanto non si creda. E attesoché i primi

giudizio intorno all' importanza politica e commerciale saggi di scrittura cumana sono della fine del secolo

di Cuma, dobbiamo ammettere a priori tale influenza ottavo, sono per lo meno altrettanto antiche le iscri-

essere stata grande. Vedemmo pine che, con la pre- zioni arcaicissime di Melos e di Tera. La mancanza

ponderanza dell'elemento etrusco nell'Etruria maritti- del my fenicio nelle iscrizioni calcidesi giunte fino a

ma, il prestigio della colonia calcidese si arrestò di noi, era, fino a qualche anno fa, una prova negativa

fronte alla concorrenza del commercio ionico; e già senza valore controia mia tesi; ma oggi conosciamo

essa stessa, verso la fine del secolo ottavo, accoglieva una iscrizione arcaica di Eretria su lastra di poros,

i prodotti dell' industria metallica etnisca (tombe dove ricorre il my a cinque aste. Mirabile corrispon-

Artiaco). denza tra le fonti epigrafiche e i monumenti archeo-

Piantata su questa base la ricerca, potrà meglio logici, quando siano studiati senza preconcetti! (')•

lo storico valutare il peso della tradizione, secondo la -

quale i Cumani avrebbero introdotto la scrittura in H Ephem. Arch., 1911, p. 37. n. 30, fig. RI:

Italia. Non sento però di poter seguire i criterii adottati TOAE: S E NV A ..

dagli epigrafisti rispetto alla cronologia delle più IA T » V T 3 T..

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Monumenti Antichi — Vol. XXII.
 
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